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Oltre 50 minuti
di ritardo per
abbandono nave

COSTA CONCORDIA
L'abbandono nave si sarebbe dovuto dare alle 22.00 e 40 secondi invece "la chiamata verrà ordinata ufficialmente da Schettino alle ore 22.51.10 ed eseguita alle 22.54.10". E' quanto ricostruito dai periti del gip di Grosseto nell'ambito dell'inchiesta sull'affondamento della nave Concordia. Alle 21.58 il capitano "avrebbe dovuto chiamare l'emergenza generale, in realtà la comunicazione via interfono avverrà alle ore 22.36". La richiesta di assistenza sarebbe dovuta partire alle 22.02, "invece di mentire dicendo di avere un black out a bordo. In realtà avverrà alle 22.25" e questo "rende meno efficace l'intervento".(ANSA)

In uno dei momenti di tensione in plancia negli attimi appena precedenti alla collisione della Costa Concordia con lo scoglio delle Scole è anche accaduto che all'ordine di accostare a sinistra il timoniere virasse dalla parte opposta, a destra. Emerge dalla relazione dei periti del gip di Grosseto che hanno analizzato i dati della scatola nera. Quando il comandante Francesco Schettino cerca di evitare lo scoglio di cui si è improvvisamente accorto ordina una serie di manovre. Ad un certo punto ordina al timoniere i 10 gradi a sinistra per contrastare la rotazione della poppa verso lo scoglio. Subito dopo accentua la correzione ordinando 20 gradi a sinistra e poi tutta la barra a sinistra. In base alle registrazioni Vdr, però, emerge, secondo i periti, che il timoniere non solo "non esegue prontamente quanto ordinato", ma addirittura "sbaglia la direzione di accostata, cioé quando il comandante decide di passare da barra al centro fino a 20 gradi barra a sinistra, il timoniere va a dritta arrivando fino a circa 20 gradi, come se avesse inteso dritta al posto di sinistra, per poi riportare la barra a sinistra, come ordinato, con un ritardo significativo".(ANSA)

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