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Attaccate ambasciate
di Usa, Gb e Germania

Alta tensione sulla scia delle proteste contro il film ritenuto 'blasfemo'. Manifestanti hanno fatto irruzione nella sede dell'ambasciata tedesca a Khartum e vi hanno issato la bandiera islamista.  Attaccata anche l'ambasciata britannica. Sul posto è intervenuta la polizia che ha cercato di allontanare circa 5.000 manifestanti con il lancio di lacrimogeni.

Tre manifestanti sono morti e altri 28 sono rimasti feriti nei disordini odierni davanti all'ambasciata americana a Tunisi. Lo riferisce il ministero della Sanità citato dalla Tap. Due vittime sono decedute nell'ospedale Mongi Slim e due feriti sono in condizioni critiche.

Anche l'ambasciatore degli Stati Uniti a Tunisi, Jacob Walles, è tra gli americani fatti evacuare in seguito all'assalto dei manifestanti. Secondo radio Shems, a garantire la sicurezza del diplomatico, così come del resto del personale dell'ambasciata, é stata la Brigata anti-terrorismo.

Tre osservatori colombiani sono rimasti feriti nell'assalto alla base multinazionale nel Sinai, riferiscono fonti della sicurezza. I manifestanti si sono impossessati di armi e apparecchi per la comunicazione ed hanno incendiato la principale torre della base.

Cinque agenti sono stati feriti da colpi d'arma da fuoco durante i tumulti di oggi nei pressi dell'ambasciata Usa al Cairo. Lo ha riferito una fonte del ministero dell'Interno citata dall'agenzia Mena, la quale ha detto che la sicurezza sta cercando di individuare chi ha sparato. Il ministero, scrive ancora la Mena, sta invitando le persone che vivono nei paraggi della sede diplomatica ad avere la massima attenzione e a denunciare chiunque venga avvistato con un arma da fuoco.

Fiamme sono state viste da testimoni davanti all'ambasciata tedesca in Sudan. I dimostranti hanno anche infranto i vetri delle finestre dell'ambasciata.

Il personale dell'Ambasciata tedesca in Sudan è al sicuro. Lo ha detto il ministro degli Esteri Guido Westerwelle

Migliaia di manifestanti hanno raggiunto l'ambasciata Usa a Khartoum. La polizia sta facendo uso di gas lacrimogeni per tenerli a distanza. Lo riferiscono testimoni, aggiungendo che molti dimostranti si stanno spostando verso la sede diplomatica a bordo di vetture e autobus.

MONTI-MERKEL, COMUNE PREOCCUPAZIONE PER VIOLENZE - Il premier Mario Monti e la Cancelliera tedesca Angela Merkel hanno ''espresso una comune preoccupazione nei confronti della situazione in Medio Oriente, a seguito di recenti manifestazioni di violenza''. E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi che riferisce di una telefonata tra i due leader europei.

FARNESINA, AVVIATE MISURE PROTEZIONE AMBASCIATE ITALIANE - "La Farnesina ha avviato tutte le misure necessarie per la protezione sia del personale diplomatico che delle comunità italiane" nei Paesi coinvolti in cui si sono verificati i recenti incidenti e scontri legati alle proteste contro un film considerato offensivo verso l'Islam. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi a margine di un suo intervento oggi alla manifestazione Atreju 'la Festa di Giovane Italia' a Roma.

CIRCONDATA BASE FORZA MULTINAZIONALE SINAI - La base della forza multinazionale di osservatori in Sinai ha lanciato lo stato di allerta dopo essere stata circondata da decine di manifestanti salafiti che protestavano contro il film accusato di offendere il Profeta Maometto. Lo riferiscono fonti della sicurezza locali spiegando che la base è situata nel villaggio di el Gora. La forza di pace (Mfo) è indipendente ed è nata in seguito agli accordi di pace di Camp David. Un incendio è stato appiccato attorno alla base e colpi di arma da fuoco sono stati scambiati mentre un gruppo manifestanti cercavano di entrare nel compound. Lo riferiscono fonti della sicurezza locali.

SUDAN, SPARI IN COMPOUND AMBASCIATA USA - Testimoni riferiscono di spari nel compound dell'ambasciata Usa a Khartoum in Sudan. Fuori dalla sede diplomatica americana le forze di sicurezza hanno lanciato lacrimogeni per disperdere i circa 10 mila manifestanti che si stavano avvicinando all'edificio dopo avere tentato di attaccare l'ambasciata della Gran Bretagna e avere fatto irruzione in quella tedesca

SUDAN, TRE MORTI NEGLI SCONTRI - Sono almeno tre i manifestanti morti oggi durante gli scontri seguiti a una manifestazione contro il film anti-Islam vicino all'ambasciata Usa a Khartoum in Sudan. Lo ha riferito su Twitter il corrispondente della rete satellitare Al Arabiya

EGITTO, SASSI E LACRIMOGENI AL CAIRO - Esplode la tensione al Cairo, dove è in corso una fitta sassaiola tra manifestanti e forze dell'ordine di fronte all'ambasciata americana. Centinaia di persone protestano davanti l'ambasciata, dove le forze di sicurezza hanno allestito un muro di blocchi di cemento alto 3 metri. La polizia risponde anche con il lancio di lacrimogeni. Gli scontri fra forze dell'ordine e manifestanti si stanno estendendo all'arteria che costeggia il Nilo all'altezza dell'ambasciata Usa. Autoblindo della polizia bloccano la 'corniche' e stanno avanzando sparando lacrimogeni per respingere i manifestanti. Nella zona ci sono alcuni dei grandi alberghi della capitale egiziana.

LIBANO,INCENDIATO LOCALE KFC A TRIPOLI, UN MORTO - Alcune centinaia di persone hanno dato fuoco a un locale della catena di ristorazione americana Kentucky Fried Chicken (Kfc) di Tripoli, principale porto nel nord del Libano, in segno di protesta per la realizzazione di un film considerato offensivo dell'islam e del profeta Maometto. Lo riferisce la TV libanese Lbc. Una persona è morta e altre 25 sono rimaste ferite a Tripoli, nel nord del Libano, durante scontri tra polizia e manifestanti. Lo riferisce la televisione panaraba Al Arabiya

TENSIONE A TUNISI PER PROTESTA SALAFITI  - Attesa carica di tensione a Tunisi dove per oggi è stata convocata, davanti all'ambasciata americana, una manifestazione di protesta contro il film accusato di offendere Maometto. La manifestazione è stata "indetta" sui social network e sul passaparola tra fondamentalisti e, visto quel che è accaduto mercoledì e giovedì, con incidenti a Tunisi e in altre località dell'area della capitale, c'é il fondato timore che possa sfociare in nuovi disordini. Ad accrescere la tensione c'é il fatto che a lanciare inviti ad una massiccia partecipazione alla manifestazione sono stati i maggiori esponenti del jihadismo in Tunisia. A quanto si apprende, le forze di sicurezza si apprestano a stendere un forte dispositivo di difesa intorno al compound della sede diplomatica che però, per la sua collocazione, si presta a subire "attacchi".

Trovandosi in una zona di fatto ad essa dedicata, l'ambasciata non ha edifici vicini ed è esposta su tre lati, due dei quali passano accanto a grandi strade di collegamento facilmente raggiungibili. Al momento non c'é un'ora ufficiale di inizio della manifestazione, che potrebbe cominciare dopo la preghierà del venerdì. La folla di manifestanti ha sfondato lo sbarramento a protezione dell'ambasciata americana di Tunisi e la polizia ha risposto sparando. In lontananza si vedono agenti che sparano, alcuni ad altezza d'uomo, con armi da fuoco lunghe, ma non si capisce quale sia il munizionamento.Un'alta colonna di fumo nero si sta alzando vicino al perimetro esterno dell'ambasciata Usa.L'incendio non sembra comunque coinvolgere gli edifici della sede diplomatica americana. Secondo testimoni oculari, si registrano alcuni feriti fra i dimostranti.

AL JAZIRA, AMBASCIATA USA A TUNISI EVACUATA 'CON DIFFICOLTA'' - Secondo quanto riferisce al Jazira, i funzionari dell'ambasciata americana di Tunisi sono stati evacuati ''con grande difficolta'''. Alcuni manifestanti sono nel parcheggio dell'ambasciata e la polizia sta cercando di farli uscire. Manifestanti hanno appiccato le fiamme, secondo testimoni, ad una quindicina di vetture nel parcheggio interno al compoud. Le auto erano di proprietà del personale diplomatico ed amministrativo.

Sui tetti e su alcune terrazze degli edifici dell'ambasciata americana a Tunisi hanno preso posizione dei uomini in divisa, probabilmente i marines che garantiscono la sicurezza di tutte le sedi diplomatiche Usa all'estero. Indossano caschi, giubbotti anti-proiettile e hanno in mano fucili. Unascuola americana, l'American Cooperative School of Tunis, che si trova nella municipalità di L'Aouina (nell'area della Grand Tunis) è stata presa d'assalto e data alle fiamme da manifestanti. L'Aouina si trova a pochissima distanza dall'ambasciata americana, da ore assediata da manifestanti.

MARINES USA VERSO LO YEMEN -  Marines americani verso lo Yemen per proteggere l'ambasciata e il personale diplomatico. Lo riporta la Cnn citando alcune fonti, secondo le quali sarebbero una cinquantina i marines già in viaggio verso lo Yemen.

CASA BIANCA,FILM ANTI-ISLAM DISGUSTOSO,NOI TOLLERANTI - La Casa Bianca ribadisce di non essere responsabile del video anti-Islam che sta infiammando il mondo islamico. Il video è "offensivo e disgustoso", il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, "noi rigettiamo i contenuti. Abbiamo una storia di tolleranza religiosa, ma non c'é giustificazione alla violenza".

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