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Napoli e Lazio a ritmo Juve
L'Inter batte il Toro

Il campionato, alla terza giornata, regala emozioni, grappoli di gol e la prima panchina che salta: quella di Giuseppe Sannino, esonerato dal presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che - dopo l'1-1 di ieri col Cagliari e un solo punto in classifica per i rosanero - lo sostituisce con l'ex interista Gian Piero Gasperini. La domenica calcistica vede Juve, Napoli e Lazio in fuga con un tris esaltante di vittorie, emulate dalla Samp che insegue solo per il punto di squalifica.

La Roma fa harakiri e si fa inopinatamente recuperare e battere dal Bologna in casa nonostante due gol di vantaggio. Una Fiorentina spavalda regola il Catania mentre il Siena raddrizza la partita con l'Udinese recuperando due gol. Nel posticipo, l'Inter espugna l'Olimpico (di Torino) battendo i granata 2-0.

Un quartetto domina il campionato, ma la Juve difende con classe lo scudetto dando l'ennesima prova di concretezza e maturità. Soffre a Genova, va sotto per un gol di Immobile, ma i rossoblù tra pali e occasioni sprecate non chiudono la partita e con l'ingresso di Vucinic e Asamoah, risparmiati per la Champions, i bianconeri prendono il volo chiudendo meritatamente 3-1. Ma Napoli e Lazio tengono il passo. La squadra di Mazzarri regola agevolmente un buon Parma con un 3-1 che conferma la maturazione acquisita da squadra e ambiente.
Continua a sorprendere la Lazio che nell'anticipo dell'ora di pranzo passeggia a Verona annichilendo il Chievo con una prova d'orchestra firmata Hernanes, autore di una doppietta. Petkovic ora convince tutti, un tris in avvio non si registrava dai tempi di Maestrelli. Vola ancora la sorprendente Samp di Ferrara che con una doppietta di Maxi Lopez dispone di un disorientato Pescara che colpisce due legni ma perde 3-2. Ma a far rumore è il crollo della Roma all'Olimpico, che ai tifosi evoca spettri zemaniani di 13 anni fa. I giallorossi danno spettacolo per un tempo segnando due gol con Florenzi e Lamela e sfiorandone tanti con un Totti in grande spolvero. Poi alla distanza la stanchezza si fa sentire e con grossolani errori difensivi la squadra consente al Bologna di pareggiare in 60" e poi di vincere con Gilardino, autore di una doppietta.

L'inesperienza di tanti giovani non basta a giustificare la pesante caduta e un secondo tempo modestissimo. Né possono consolare il boemo i gol segnati dai suoi ex allievi del Pescara Immobile, Insigne e Verratti. Quella dell'Olimpico è la maggiore sorpresa del campionato dopo il ko del Milan ieri. Chi invece può gioire è Montella: la sua Fiorentina continua a convincere e il tecnico, di fronte ai suoi ex giocatori catanesi, indovina tutto, compreso l'ingresso di Toni che segna con il solito Jovetic. L'Udinese credeva di avere riscattato le delusione di avvio stagione, ma non ha fatto i conti col carattere del Siena: in svantaggio di due gol dopo pochi minuti i toscani raddrizzano la gara con l'ingresso di Ze Eduardo.
Nel posticipo, il Torino non demerita, crea molte occasioni ma cede ad un'Inter pratica e cinica, che va in gol - uno per tempo - grazie al talento di due campioni come Milito e Cassano.
Ora il campionato dà la linea all'Europa con Milan e Juve impegnate in Champions; Lazio, Napoli, Inter e Udinese in Europa League.

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