Era stato proprio Maurizio Zamparini ieri, prima di Palermo-Cagliari, a mettere in allerta cronisti e tifosi. "Sannino non rischia", aveva detto a poche ore dall'inizio della sfida. Con l'ironia che contraddistingue ogni suo esonero, l'ha rifatto. Giuseppe Sannino, tre partite con il Palermo, due sconfitte e un pareggio, è già un ex allenatore. Al suo posto arriva Gian Piero Gasperini, che in A ha allenato prima il Genoa e poi l'Inter. Anche lui fu vittima di un esonero lampo: ingaggiato il 24 giugno 2011, con un contratto biennale, è stato cacciato il 21 settembre successivo dopo la sconfitta per 3-1 subita dai nerazzurri sul campo del Novara, alla quarta di campionato. E' bastato poco al patron "preoccupato di retrocedere" (leit motiv di ogni esonero) per mandare via Sannino. Una telefonata a Gasperini e la successiva al tecnico campano per comunicagli di "essere stato sollevato dall'incarico, con i migliori auguri per il futuro". A questi cambiamenti in corsa, 17 da quando Zamparini ha comprato il Palermo, i tifosi non si abituano mai. Al contrario del presidente, non sono convinti che i cambi in panchina portino effettivi miglioramenti, specialmente dopo aver 'smantellato'' la squadra, facendo partire tutti i 'senatori' e non comprando giocatori di qualità. Dell'insofferenza di Zamparini e della rabbia dei supporter, che anche ieri hanno fischiato e contestato la squadra, ha fatto ancora una volta le spese il tecnico. Ora toccherà a Gasperini tentare di dare maggiore identità alla squadra, ma soprattutto risultati, altrimenti sarà lui il prossimo. I rosanero ripartiranno dal ritiro a Brescia, dove andranno per prepararsi lontani dalla città in vista della prossima partita di campionato contro l'Atalanta. "Rischiavamo sul serio - ha ribadito il presidente -. Sannino non era integrato con la squadra, non era sintonizzato con i giocatori. Me l'ha consigliato Perinetti che l'aveva avuto al Siena, ma qui non andava". La prende con filosofia l'ormai ex tecnico campano, che più volte aveva lamentato l'assenza di uomini sulle fasce adatti al suo 3-5-2. "Ringrazio Zamparini per l'opportunità che mi ha dato, vuol dire che doveva andare cosi - ha spiegato - Speravo di avere più tempo per lavorare, ma il calcio è questo". L'ennesimo colpo di scena si può sintetizzare con la massima di Zamparini: "E' meglio esonerare un allenatore piuttosto che andare in serie B". Gasperini è avvertito. (ANSA)
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