Gaspare Spatuzza deporra' il 5 ottobre in video-conferenza al processo a Mario Mori, generale dei Carabinieri accusato di favoreggiamento alla mafia. Il pm Nino Di Matteo ha chiesto l'esame del pentito su quanto ha appreso dai boss Graviano sugli attentati di Roma e Firenze.
L'esame era stato proposto dal tribunale cosi' come quello del maggiore dei carabinieri Antonello Angeli: il pm sentira' l'ufficiale dell'Arma sulla perquisizione nella casa dell'Addaura di Massimo Ciancimino.
Il pm ha chiesto inoltre l'acquisizione di intercettazioni telefoniche tra Mori e l'ex colonnello Giuseppe De Donno e tra lo stesso De Donno e il senatore Marcello Dell'Utri fatte nel marzo scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta trattativa Stato-mafia. Per i Pm queste conversazioni avvalorerebbero la tesi che la conoscenza fra gli ufficiali e il politico è pregressa. Inoltre, i magistrati hanno proposto l'acquisizione delle intercettazioni tra l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino e Loris D'Ambrosio sui riferimenti alla nomina di Francesco Di Maggio a direttore del Dap. In particolare, nelle conversazioni emergerebbe l'asserita conoscenza di D'ambrosio delle motivazioni della nomina di Di Maggio e dell'interessamento di Liliana Ferraro, degli Affari penali, per la predisposizione del decreto. Tra le carte depositate dai magistrati anche un'intervista all'ex presidente della Commissione Antimafia, Luciano Violante al Radio Corriere Tv del 15-21 agosto 1993. L'avvocato di Mori, Basilio Milio, ha invece chiesto l'esame dei magistrati Fausto Cardella e Gioacchino Natoli e di Tito Di Maggio, fratello di Francesco che ha recentemente rilasciato un'intervista al Corriere della sera nella quale spiega, per conoscenza diretta e tramite documenti, che l'ex vicedirettore del Dap si lamentava del mancato coinvolgimento nella revoca dei 41 bis. Angeli sarà sentito assieme a Spatuzza il 5 ottobre, mentre Cardella, Natoli e Di Maggio il 19 ottobre. Sulle produzioni documentali, tra cui anche uno stralcio della sentenza d'appello del processo a Giulio Andreotti, il collegio deciderà nella prossima udienza.