Il primo a salire su un palco sterminato quanto il Campovolo, impressionante tappeto di oltre 150.000 persone, e’ stato Zucchero. Ha aperto le danze sulla struttura lunga 90 metri con due stage che hanno assicurato 4 ore di musica ininterrotte. ‘Sugar’ Fornaciari ha dato il via al concerto per la gente emiliana colpita dal terremoto con ‘Un soffio caldo’, assieme al virtuosista Jeff Beck, unico non italiano ad esibirsi. Dopo, il primo corale: Zucchero, Beck, Elisa e Mannoia hanno intonato una struggente ‘Madre dolcissima’. Hanno dato proprio l’impressione di divertirsi a cantare assieme, duetti o corali, i 13 big a Reggio Emilia.
L’aveva detto anche Jovanotti in conferenza stampa: ‘’le prove? Una delle mie esperienze piu’ emozionanti’’. I momenti di contaminazione sono stati i piu’ intriganti. Come quando i Nomadi e Baglioni hanno intonato ‘Io vagabondo’, o Giorgia e Jovanotti hanno ballato ‘Tu mi porti su’. Unico in solitaria, Tiziano Ferro, ‘orfano’ di Laura Pausini. ‘’Contavo sulla sua presenza per il nostro duetto – ha raccontato – ma e’ meglio cosi’, e’ per una buona notizia’’ ha aggiunto col sorriso, riferendosi alla bimba che la collega aspetta, la cui attesa l’ha costretta al forfait. Tanti pero’ gli striscioni e i palloncini rosa del pubblico, con scritto ‘Laura c’e’’. Fiorella Mannoia con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ha regalato a tutti un tributo a Lucio Dalla, a pochi mesi dalla sua morte, raccontando quella storia di ‘Anna e Marco’ che tanto sa di periferie, balere e corse in moto in Emilia. Renato Zero ha ringraziato con ‘I migliori anni della nostra vita’ la terra l’aveva accolto con affetto nel 1973 ‘’quando facevo base qui per le mie peregrinazioni, io alieno incompreso’’.
E poi: ‘’dobbiamo dire all’Emilia e a noi stessi: resisti’’. Dopo, un’avvolgente ‘Via le mani dagli occhi’ eseguita da Negramaro, Elisa e Jovanotti ha aperto la strada a Elisa. L’artista di Monfalcone con Ligabue (‘’il vostro padrone di casa’’, ha detto al pubblico) ha intonato ‘Gli ostacoli del cuore’. Una ‘’Strada facendo’’ di Claudio Baglioni in versione ritmata ha preparato il pubblico alla scossa dei Litfiba, che con Ligabue hanno travolto tutti con una scatenatissima ‘Tex’. Il secondo brano corale, ‘Il mio nome e’ mai piu’, ha visto assieme Litfiba, Ligabue, Jovanotti, Mannoia e Baglioni. E alla fine tutti e 13 hanno intonato insieme ‘A muso duro’. Con le parole di Pierangelo Bertoli (‘’affronterò la vita a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada, con un piede nel passato, e lo sguardo dritto e aperto nel futuro’’) attualissime per una terra che vuol rialzarsi. Perché, come ha detto Liga alla fine del concerto, a chi è venuto dai campi degli sfollati di paesi come Cavezzo o Mirandola, per una "sera di vita normale", bisogna dire che "non abbiamo scelta: dobbiamo per forza pensare che il meglio deve ancora venire". |
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