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Morte bimbo, chiesti
9 rinvii a giudizio

ospedale interni sanità

Sette medici e due infermieri dell’ospedale San Vincenzo di Taormina dovranno rispondere della morte di Matteo Rasana, il bambino cardiopatico di sette anni deceduto il 5 novembre del 2008. Il sostituto procuratore Anna Maria Arena ha chiesto il rinvio a giudizio per i nove sanitari che il 29 ottobre prossimo dovranno comparire davanti al gup Urbani per rispondere di omicidio colposo e alcuni di loro anche del reato di falso.

L’inchiesta fu avviata dopo la denuncia dei genitori che accusarono i medici di non aver saputo curare il piccolo Matteo. Il bambino, che soffriva di stenosi aortica, era stato operato due volte nel giro di pochi giorni. Il 23 ottobre era stato eseguito il primo intervento nel reparto di Cardiochirurgia Pediatrica del San Vincenzo. L’operazione era riuscita e cinque giorni dopo fu eseguito il secondo intervento così come programmato. Ad operazione conclusa il piccolo  rimase solo un paio d’ore in Terapia Intensiva e subito dopo fu trasferito in reparto. Ma durante la notte Matteo fu colpito da un versamento pericardico del quale non si accorsero ne medici ne infermieri nonostante i genitori avessero segnalato un’alterazione del ritmo cardiaco e lo stato di forte agitazione del bambino. La mattina seguente, dopo la visita dei medici, Matteo fu operato d’urgenza ma una settimana dopo morì. Gli anestesisti ed i cardiochirurghi che effettuarono gli interventi dovranno rispondere anche di falso perché non avrebbero indicato nelle cartelle cliniche dati importanti per la ricostruzione della vicenda. 

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