
"Con la legittimità del voto per me va benissimo". Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi risponde sull'eventualità di un governo Monti Bis. Lei vedrebbe con favore questa ipotesi? gli è stato chiesto "Ripeto che credo che prima serva un passaggio con la legittimità del voto".
Ognuno è legittimato a fare le proposte che ritiene più opportune. La forza di Monti sta nella sua terzietà, lui è una risorsa per il nostro Paese proprio perché non è di una parte politica ed ha messo a disposizione dell'Italia le sue capacità. In America ha fatto una dichiarazione molto chiara". E' quanto dichiarato a Tgcom24 da Maurizio Lupi (Pdl) sull'ipotesi di un futuro Monti bis. In vista delle elezioni aggiunge: "Le elezioni sono tra 6 mesi e questo periodo è un'enormità". "Non perdiamo tempo a pensare cosa succederà, quando ci sono delle urgenze. Squinzi ha fatto una proposta coraggiosa, mentre discutiamo di Monti bis stiamo governando e ci sono molte urgenze. Quando si parla di una lista Monti, bisogna fare i conti con chi porta quel nome. Quel signore ha detto che sarà al servizio del Paese nel caso in cui tutti glielo chiederanno", conclude.
"Il Monti bis? Fui io a parlarne per primo, raccogliendo, tra l'altro, giudizi sprezzanti a destra. Monti incarna l'aspirazione di molti liberaldemocratici a una politica seria, competente e pulita. Per questo ampi settori dei partiti tradizionali e della società civile convergono spontaneamente sul suo nome". Così il senatore del Pdl Giuseppe Pisanu, che in un'intervista al Messaggero si dice favorevole a una lista civica nazionale per il Monti bis. Pisanu giudica "positivo" l'impegno politico di Montezemolo, ma "a due condizioni: che l'analisi della crisi e dei rimedi includa anche le responsabilità dei gruppi dirigenti della finanza, dell'economia e della cultura; e che la prospettiva di mobilitare i moderati abbia una forte ispirazione unitaria", perché "non possiamo dividere in partenza lo spazio maggioritario che c'é tra destra e sinistra". Sul suo partito, "se dovesse continuare l'attuale deriva populista e antieuropea, il Pdl tramonterebbe a destra perdendo le sue residue componenti liberali sia laiche che cattoliche", avverte Pisanu. "Il Pdl si è già ridotto alla metà dei voti delle ultime elezioni politiche. Oggi il sostegno attivo a Monti e all'agenda europea lo aiuterebbe a ritrovare il meglio di sé, ma temo che prevarranno le suggestioni populiste e l'estetica dei simboli e delle promesse". Quanto al ritorno in campo di Berlusconi, "col Pdl in corsa solitaria la sua candidatura è una scelta obbligata", rileva Pisanu. "Lui è il Pdl, il solo elemento di tenuta, mentre gli elettori scappano da tutte le parti".
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