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Benni, la poesia
di tutte le ricchezze

STEFANO BENNI
DI TUTTE LE RICCHEZZE
(FELTRINELLI, PP. 207, EURO 16)

Questa volta Stefano Benni è più poetico che surreale e stupisce la delicatezza con cui riesce a raccontare quanto siano vivi l'amore e il sogno anche quando si crede che ormai siano finiti in soffitta. Martin, professore e poeta vicino ai settant'anni, che si è ritirato a vita solitaria in una casa sull'Appennino, dove viene considerato "un bizzarro e silenzioso alieno", è il protagonista del suo nuovo romanzo 'Di tutte le ricchezze' che si apre con una poesia e avvia poi un dialogo diretto con il lettore.

"Lascia che in diversa musica racconti/ Di me vivo tra le vive cose" dicono i versi scritti da Martin che si osserva ed é guardato in questa sua vita di silenzio e solitudine dove "il vento autunnale spoglia gli alberi/Dei ricordi ardenti dell'estate/A terra li confonde, ma noi sappiamo/Che ciò che è narrato a noi rimane".

Nella sua nuova vita vicino al bosco, Martin coltiva anche la passione per un misterioso poeta maledetto, morto in manicomio, Domenico Rispoli, detto il Catena. A fargli compagnia il grosso cane nero Ombra, "un incrocio tra un Terranova e un treno merci" e altri bizzarri animali con cui filosofeggia: l'istrice, il tasso, la volpe, la civetta e il serpente. Sarà proprio l'istrice a predire a Martin che "andrà in brodo di giuggiole" per la bionda nuova vicina di casa, Michelle (per Martin 'La Principessa del Grano'), venuta a vivere con il suo compagno mercante d'arte Aldo ('Il Torvò), in un casale vicino a quello del professore. La tranquillità di una vita scandita dall'attesa delle telefonate del figlio Umberto, musicista all'estero, e dal lavoro al computer a un libretto sulla poesia giocosa - aspettando che venga riparata da un "paleo-artigiano" la macchina per scrivere e ritorni così il "suo frastuono creativo" - viene turbata dall'arrivo di questa nuova coppia e il professore finisce per guardare incantato Michelle, incollato alla finestra.

Poesie di Martin e di Catena, testi teatrali, canzoni, leggende, sono il tessuto della storia costruita su un'alternanza di generi che diventano le tappe di un viaggio che si riapre al futuro. E non poteva mancare anche il "Dodecalogo del Buon Cane" che al punto 11 dice: "quando fai le feste, la tua gioia sia proporzionale al tuo peso". Michelle, che assomiglia a una donna conosciuta da Martin nel passato scatenerà nel professore desideri e speranze che pensava di non avere più. "Non tentarmi, il mio cuore è fragile/Consumato, ferito. Batte/A fatica per me, non può batter per due" dice.

Alto, magro, con un ciuffo di capelli bianchi che gli cade sulla fronte, il professore in realtà non è mai stato un uomo rassegnato, sulla via del tramonto: parla con i suoi animali amici, riceve visite di bizzarri colleghi e come in un crescendo la sua vita, in cui non mancano segreti, si apre a comiche sorprese, nuove tentazioni e apparizioni, fino a un favoloso valzer. Sì, perché non può mancare anche in questa storia la visionarietà dell'autore di libri come 'Prima o poi l'amore arrivà, 'Il bar sotto il mare', 'Elianto' e 'La Compagnia dei Celestini', oltre che di testi per il teatro e di sceneggiature di film fra cui 'Musica per vecchi animali' che ha anche diretto.
Da domani sarà in libreria anche l'audiolibro 'Di tutte le ricchezze' (Emons) in cui Stefano Benni legge Stefano Benni, con le musiche inedite di Umberto Petrin e Niclas Benni, scritte per l'occasione.

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