di Pietro Mazzù
Basta un’ipotesi di Inter per regalare a Stramaccioni il suo primo sorriso europeo. Tra giovani speranze e riserve conclamate, infatti, lo schieramento presentato in Armenia contro i volenterosi lavoratori del Baku, appariva quasi un azzardo ed invece, come è capitato sempre in questo folle avvio di stagione, lontano da San Siro si travestono da invincibile armata e macinano qualsiasi avversario.
Sarà forse quella sfolgorante e improbabile casacca rossa a renderli così “indiavolati”?
Alla vigilia del derby col Milan sembra una provocazione cromatica, eppure Coutinho e company sono riusciti a far diventare una passeggiata di salute la faticosissima trasferta nell’ex repubblica sovietica. Il 3-1 maturato già nei primi quarantacinque minuti è la dimostrazione, valore dell’avversario a parte, che il progetto della Beneamata comincia a prendere timidamente forma.
Senza dimenticare che mezza squadra titolare (Milito, Cassano, Zanetti e Nagatomo) non ha visto campo mentre altri due probabili starting-player (Gargano e Ranocchia) si sono solo sporcati i tacchetti delle scarpe.
Insomma, missione compiuta per lo “007 de’ Roma” che ora è atteso all’esame derby: altro contesto, altre difficoltà, ma per ora i conti tornano. Se poi tornerà anche la grande Inter “Strama” avrà compiuto il suo capolavoro: far dimenticare Mourinho.
Caricamento commenti
Commenta la notizia