Crisi Ato Me2
sindacati preoccupati
MILAZZO - I 244 dipendenti della società Dusty, impegnata nel servizio di raccolta dei rifiuti, rischiano di perdere a causa del credito maturato dalla ditta nei confronti dell’Ato Messina 2. Nel corso di un incontro con i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil, che si è tenuta nella sede di Milazzo della Dusty, i vertici dell’impresa hanno confermato l’avvio della procedura di mobilità per far fronte ad un debito di circa 9 milioni di euro maturato nei confronti della società d’ambito e dei Comuni che non hanno proceduto ad intraprendere rapporti diretti con la Dusty, come hanno fatto le amministrazioni di Barcellona e Milazzo.
“Il fatto che nessuno dei Comuni interessati – ha dichiarato il direttore tecnico della Dusty Walter Magnano – abbia provveduto ad avviare il subentro al fine di assumersi la responsabilità diretta del servizio di igiene ambientale impedisce qualsiasi soluzione alternativa alla risoluzione anticipata dell’appalto e quindi ai licenziamenti collettivi dei 244 dipendenti”.
Le rappresentanze sindacali hanno manifestato grande preoccupazione per la continuità del servizio e per il mantenimento dei posti di lavoro, qualora dovesse essere messa in atto la decisione della Dusty. “In ragione della grave situazione in cui andranno incontro i cittadini ed i lavoratori, chiediamo che all’incontro presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro siano presenti anche i rappresentanti dell’Ato Me2, affinché ci forniscano i chiarimenti sulla situazione di crisi e le modalità con cui intendono garantire la salvaguardia dei posti di lavoro”.
I 244 dipendenti della società Dusty, impegnata nel servizio di raccolta dei rifiuti, rischiano di perdere a causa del credito maturato dalla ditta nei confronti dell’Ato Messina 2. Nel corso di un incontro con i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil, che si è tenuta nella sede di Milazzo della Dusty, i vertici dell’impresa hanno confermato l’avvio della procedura di mobilità per far fronte ad un debito di circa 9 milioni di euro maturato nei confronti della società d’ambito e dei Comuni che non hanno proceduto ad intraprendere rapporti diretti con la Dusty, come hanno fatto le amministrazioni di Barcellona e Milazzo.“Il fatto che nessuno dei Comuni interessati – ha dichiarato il direttore tecnico della Dusty Walter Magnano – abbia provveduto ad avviare il subentro al fine di assumersi la responsabilità diretta del servizio di igiene ambientale impedisce qualsiasi soluzione alternativa alla risoluzione anticipata dell’appalto e quindi ai licenziamenti collettivi dei 244 dipendenti”.Le rappresentanze sindacali hanno manifestato grande preoccupazione per la continuità del servizio e per il mantenimento dei posti di lavoro, qualora dovesse essere messa in atto la decisione della Dusty. “In ragione della grave situazione in cui andranno incontro i cittadini ed i lavoratori, chiediamo che all’incontro presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro siano presenti anche i rappresentanti dell’Ato Me2, affinché ci forniscano i chiarimenti sulla situazione di crisi e le modalità con cui intendono garantire la salvaguardia dei posti di lavoro”.