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Morgan come Tim Burton
nell'opera di Cimarosa

Lunghi applausi a Novara per la 'prima' del "Matrimonio segreto" di Domenico Cimarosa per la regia (anche questa una 'prima' volta) di Morgan (al secolo Marco Castoldi). In prima fila, in platea, molti personaggi del mondo dello spettacolo, come Ivano Fossati, Dori Ghezzi, i Moderni, gruppo rivelazione della scorsa edizione di X Factor e la 'signora del teatro', Franca Valeri.

C'era qualche dubbio su come gli affezionati frequentatori della lirica, i più 'tradizionalisti', potessero accogliere un'opera rivista con gli occhi di un personaggio come Morgan, che tutto può essere tranne che tradizionalista. Ma ha avuto ragione il regista, che, nel presentare l'opera qualche giorno fa, aveva detto di essere certo che il 'suo' 'Matrimonio segreto' sarebbe stato apprezzato dai melomani. "Chi ama la lirica, chi ama la musica, non è mai ancorato alla tradizione, intesa come 'muro' contro l'innovazione". Gli applausi sono arrivati anche da loro.

La regia di Morgan balza agli occhi subito, attraverso la trasformazione dei protagonisti in una sorta di personaggi alla Tim Burton, che si muovono sullo sfondo di una 'casa delle bambole' sventrata, dai toni cupi che fanno da contrasto con i colori vividi della scena. Dal cielo si calano, a sorpresa, cornici e scintillanti lampadari settecenteschi che si alternano ad altrettanti composti di bottiglie e ruote di bicicletta mentre d'improvviso possono apparire montagne di tulle a far da abito da sposa.

Nel suo lavoro Morgan è stato perfettamente assecondato dall'Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Carlo Goldstein e dai cantanti, nessuno escluso: dall'applauditissimo Bruno Praticò a Maria Costanza Nocentini, da Filippo Fontana a Irene Molinari, da Edgardo Rocha a Stefania Bonfadelli.

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