Migliaia di operai hanno dato vita ad uno sciopero in una fabbrica della Foxconn in Cina, bloccando la produzione degli iPhone 5, secondo il gruppo di esuli cinesi China Labor Watch. Lo sciopero viene a poche settimane dal lancio del nuovo smartphone della Apple e potrebbe danneggiarne gravemente le vendite. Labor Watch afferma che lo sciopero e' stato provocato dalla richiesta dell'azienda di lavorare durante la settimana di vacanza legata alla festa della Repubblica del primo ottobre. La notizia proviene dagli stessi lavoratori, secondo i quali lo sciopero ha coinvolto tra i tre e i quattromila operai della fabbrica di Zhengzhou, nella Cina centrale. La Foxconn, una multinazionale taiwanese, produce nelle sue fabbriche cinesi componenti per alcune delle principali imprese elettroniche globali, tra cui, oltre alla Apple, la Sony, la Nokia e la Dell.
La Foxconn, l' impresa taiwanese che produce gli iPhone 5 nei suoi stabilimenti cinesi, ha smentito che nella sua fabbrica di Zhengzhou sia in corso uno sciopero e che la produzione dello smart phone della Apple sia bloccata, come sostenuto dal China Labor Bullettin. In un comunicato diffuso a Taipei, la Foxccon ammette che nell' impianto ci sono stati "due problemi" con un "piccolo gruppo" di lavoratori, ma aggiunge che sono stati risolti e che la produzione si svolge normalmente.
China Labor Watch, gestito da esuli cinesi a New York, aveva citato alcuni operai secondo i quali lo sciopero sarebbe iniziato ieri e avrebbe coinvolto tre o quattromila lavoratori. "Qualsiasi notizia su uno sciopero è infondata, non ci sono stati blocchi della lavorazione in quella o in altre fabbriche della Foxconn e la produzione prosegue secondo il programma", si legge nel comunicato dell'azienda.
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