Ha consegnato una pizza in ritardo, e per questo è stato ucciso a pugnalate e colpi di bastone. L’incredibile storia è avvenuta a Tetla, nello stato di Tlaxcala (centro del Messico) dove lo scorso fine settimana i famigliari di Andres Diaz, un giovane di 25 anni che lavorava per una pizzeria locale, hanno denunciato la sua scomparsa alle autorità. Tre giorni dopo, il suo cadavere è stato scoperto gettato al bordo di una strada, con gli occhi bendati e le mani e i piedi legati. L’autopsia ha rivelato che Diaz é morto a causa di una ferita di arma tagliente al collo, e il suo corpo mostrava segni di molte altre percosse. L’inchiesta aperta dalla polizia locale ha rivelato che non si trattava di un ennesimo caso di sanguinosa rappresaglia nelle guerre fra bande di 'narcos' che sconvolgono il Messico: il giovane non era stato ucciso perché apparteneva a una banda rivale o si intendeva inviare un messaggio con la sua morte. Il motivo dell’omicidio è molto più futile: sabato scorso, due giovani che vivevano in un appartamento del quartiere La Canada hanno ordinato una pizza al ristorante nel quale lavorava Diaz, ma quando questi si è presentato per la consegna con un’ora di ritardo lo hanno accolto a colpi e pugni. Portato all’interno dell’appartamento, è stato picchiato per ore e, quando ha tentato la fuga, è stato ucciso con una pugnalata. La polizia ha arrestato i due giovani: José Luis Lima, di 22 anni, e la sua compagna, non identificata perché è ancora minorenne. (ANSA)
Caricamento commenti
Commenta la notizia