Nelle sue dichiarazioni spontanee l'ex assessore Domenico Zambetti, arrestato per voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa, ha negato di sapere che le persone con cui era entrato in contatto e che gli avrebbero procurato un pacchetto di 4 mila voti fossero della 'ndrangheta.
Se ne sarebbe accorto solo successivamente, quando gli arrivarono delle minacce. L'uomo politico si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip non per fini strettamente processuali, come spiegato dal suo legale Giuseppe Ezio Cusumano, bensì per poter rispondere in modo adeguato dopo aver letto la documentazione che sta alla base dell'ordinanza di custodia cautelare.
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