Lunedì 18 Novembre 2024

Cala lo shopping
ma lo stadio è "sacro"

 La crisi ha cambiato anche i weekend delle famiglie che risparmiano con tagli a varie voci: in cima alla classifica c'è il tradizionale shopping, a cui rinuncia un italiano su tre (34 per cento), mentre resiste il 'rito' dello stadio alla domenica, con solo il 2% disposto a rinunciare alla squadra del cuore. 

E' quanto emerge da un sondaggio on line del sito www.coldiretti.it dal quale si evidenzia inoltre che nel fine settimana il 21 per cento degli intervistati non va più a pranzo o cena fuori e il 16 per cento fa a meno di gite e viaggi. Nella lista delle rinunce si inserisce anche per un 12 per cento l'invito a tavola a casa con parenti e amici, mentre all'ultimo posto si fa vanto appunto l'inossidabile partita. E' certamente cambiato - sottolinea la Coldiretti - il modo di vivere il tempo libero degli italiani, che stanno più a casa che nelle vie dello shopping o nei locali pubblici, con effetti sull'economia e sulla socialità. 

Si riscopre il gusto della semplicità in famiglia, magari coltivando nuovi hobby come il fai da te casalingo, l'orto o la cucina. Nei giorni festivi infatti si raggiunge il record di oltre un'ora davanti ai fornelli (69 minuti), secondo l'indagine Coldiretti/Censis. Oltre 21 milioni di italiani preparano alimenti in casa come yogurt, pane, gelato o conserve e di questi 11,2 milioni di persone lo fanno regolarmente. Il fine settimana al risparmio si concretizza anche nella assidua frequenza alle più economiche sagre e feste paesane che sono visitate durante l'anno da 23,6 milioni di italiani, di cui 5,3 milioni in modo assiduo. Una tendenza che - conclude la Coldiretti - coinvolge anche i mercati degli agricoltori di Campagna Amica che vendono direttamente i prodotti delle proprie aziende, nei quali si registra un crescendo di presenze. 

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