Lunedì 23 Dicembre 2024

Draghi: situazione migliora
Grilli: non serve aiuto Bce

Mario Draghi

Sulla crisi dell'Eurozona "la situazione migliora, ci sono segnali di ottimismo": ad affermarlo e' stato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine dell'assemblea annuale dell' Fmi, a Tokyo. Draghi ha spiegato che potrebbero volerci "da uno a due anni" per attuare il sistema di vigilanza bancario dell'eurozona. Il calendario prevede la nascita del sistema di vigilanza a gennaio 2013, "ma questo non vuol dire che sara' operativo il 1 gennaio", ha sottolineato Draghi, aggiungendo quindi che potrebbero volerci da "uno a due anni".

Crisi: Grilli, "L'Italia non ha bisogno degli aiuti della Bce"

"Noi non abbiamo il fiscal gap che altri hanno con il deficit al 5 o al 10%. Noi abbiamo un bilancio in pareggio strutturale. Non ci servono fondi". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, rispondendo a chi chiedeva se per l'Italia non sia conveniente ricorrere al piano anti-spread della Bce. "Se non ti servono fondi perche' chiederli?", ha replicato il ministro nel corso di una conferenza stampa al termine dell'assemblea plenaria del Fondo monetario internazionale. "La via delle riforme e' obbligata".
Ad affermarlo il ministro dell'Economia secondo cui si tratta di "impegni che ci derivano dall'Europa e dalla comunita' globale. Non c'e' alternativa". Nel corso di una conferenza stampa al termine dell'assemblea plenaria dell'Fmi, il ministro ammette comunque che "sulle modalita' di introduzione fa parte del dibattito politico".

E anche sulla legge di stabilita', conclude, "siamo disponibili a discutere con il Parlamento".
"La disoccupazione e' salita ovunque", anche a causa del ciclo economico negativo, "ma in Italia meno che in altri Paesi, tanto che siamo sotto alla media europea". Ha aggiunto Grilli, al termine dell'assemblea plenaria dell'Fmi che stima all'11,1% il tasso dei senza lavoro nel nostro Paese nel 2013 contro una media Ue dell'11,5%. Il ministro non ha comunque nascosto la sua "preoccupazione" e ha sottolineato che e' necessario "fare in modo che le riforme strutturali entrino in funzione al piu' presto".

"Penso che i mercati ci stiano gia' dando fiducia". Secondo il ministro tuttavia, "la fiducia si acquista soltanto con l'impegno continuo sulle riforme, come stiamo facendo".

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