A Rossano, nell’auditorium della storica fabbrica di liquirizia Amarelli, si è ritrovato tutto il gotha dei produttori vitivinicoli calabresi che si sono confrontati con esperti, sommelier , ristoratori, rivenditori, rappresentanti delle istituzioni e semplici appassionati per parlare delle potenzialità e delle prospettive del vino calabrese. Suggestivo il tema dell’incontro “Il magliocco e il gaglioppo. Identità, tradizione e futuro”. Una iniziativa voluta da Radici e da Slow Food Sibaritide-Pollino. E’ emersa con chiarezza la necessità di fare rete. La Calabria che conta importanti e pregiati vitigni autoctoni ha le carte in regola, ma è necessaria anche una riscoperta della propria identità. I vini calabresi devono essere presenti sui menù dei ristoranti italiani ed esteri con bottiglie proprie, etichette che richiamino la storia e la tradizione, riconoscibili e questo richiede una aggressiva campagna di promozione e la collaborazione dei ristoratori. Dai produttori un deciso si alla biodiversità e un forte no all’omologazione. Nel corso della serata è stato possibile degustare i vini calabresi accompagnati da eccellenze dei prodotti tipici.