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Straordinario esperimento
sull'acqua di San Francesco

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Dalla Calabria e dal Santuario di San Francesco di Paola arriva una conferma alla teoria scientifica della “Memoria dell’Acqua”, ma anche alla sacralità di questo luogo di santità, da secoli meta di pellegrinaggi e di devozione attesa la grande fede in tutto il mondo per San Francesco. Una teoria che ha suscitato molto interesse tra i ricercatori di tutto il mondo, elaborata da alcuni scienziati impegnati a lavorare sulla teoria della coerenza elettrodinamica quantistica che applicandola all’acqua, principale componente di ogni organismo vivente (circa il 99% di tutte le molecole presenti in un organismo vivente è costituito da acqua), sono riusciti a spiegare non solo alcune delle sue proprietà più note, ma ad evidenziarne delle nuove mai considerate prima, tra cui, in particolare, una specialissima caratteristica oggi nota come  “memoria dell’acqua” ossia la capacità di quest’ultima di interagire, attraverso processi di natura quantistica, in maniera non locale con l’ambiente circostante modificando la propria struttura interna coerente  in funzione degli “stimoli” esterni, memorizzandone così, di fatto, gli effetti. Nel 1999 un ricercatore giapponese, Masaru Emoto, si chiese allora quale potesse essere l’effetto sull’acqua di particolari stati psichici positivi e negativi quali, in particolare, la preghiera. Egli mise a punto una metodologia per fotografare la struttura cristallina presente nell’acqua in seguito all’esposizione all’agente psichico considerato. I risultati ottenuti furono stupefacenti e mostrarono che in presenza di tali stimoli l’acqua reagisce formando delle strutture cristalline di spettacolare bellezza ed armonia, cosa che non accade nella medesima acqua non esposta agli stessi stimoli. Nei mesi scorsi, per la prima volta in Italia, il prof. Luigi Maxmilian Caligiuri, ricercatore al WIT in Inghilterra,  attivamente impegnato nel campo della fisica della coerenza, ha ripetuto l’esperimento di Emoto sull’acqua del Santuario di San Francesco di Paola con risultati stupefacenti: l’acqua prelevata dalla fontana della “Cucchiarella” e dal torrente Isca che attraversa il Santuario di Paola esposta, quindi,  agli stimoli positivi e di preghiera della moltitudine di fedeli che frequentano la struttura, ha evidenziato una struttura cristallina particolarmente simmetrica e coerente, sovrapponibile ai risultati trovati dal ricercatore giapponese in luoghi e momenti diversi tra cui il Santuario di Lourdes. Dunque, l’acqua di San Francesco, considerata miracolosa da sempre dai fedeli, ora ha un riscontro anche scientifico della sua peculiarità. La sua struttura è simile a quella di altri luoghi di preghiera, di meditazione, di situazioni di positività e armonia. L'attività di ricerca è solo all'inizio e nei prossimi mesi saranno eseguite ulteriori indagini, ma i risultati ottenuti sono estremamente positivi ed importanti. Costituiscono un passo fondamentale nella conferma della teoria della “Memoria dell’Acqua” e muovono verso una concezione della realtà in cui mente e materia non rappresentano più concetti antitetici ma aspetti complementari ed interdipendenti dell’essere.

 

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