“L’aver soppresso il Punto di Primo Intervento non va considerato come una riduzione delle prestazioni sanitarie offerte dal Presidio di Rogliano, poiché ben altri e qualificati servizi saranno a breve fruibili dall’utenza”. La precisazione è del direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza, Paolo Gangemi, dopo le proteste e le critiche sollevate nella cittadina del Savuto. Il dg ricorda che Rogliano, che fa parte integrante dell’azienda ospedaliera, è stato salvato dal processo di riconversione che ha interessato tanti altri presidi e per la struttura sono stati previsti 51 posti letto, dei quali 20 di medicina generale, 20 di lungodegenza, 10 di riabilitazione multidisciplinare ed 1 indistinto. Inoltre, sottolinea Gangemi, recentemente è stato potenziato il livello tecnologico con l’implementazione del sistema RIS-PACS, (trasmissione dei referti radiologici per via telematica dall’Annunziata al S. Barbara e viceversa) e la recente assegnazione di un ecografo multidisciplinare di ultima generazione al reparto di Medicina del S. Barbara, che ha prodotto un miglioramento dell’attività clinica e la ripresa delle attività ambulatoriali del presidio. Quindi, nessuna penalizzazione per il Santa Barbara, nessuna perdita di prestazioni per l’utenza. Infine il direttore generale ribadisce che l’azienda ospedaliera di Cosenza ha un unico Pronto Soccorso che ha sede nel presidio dell’Annunziata, in grado di affrontare tutte le emergenze-urgenze ed a cui gli utenti possono afferire direttamente o tramite SUEM 118.
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