Lunedì 23 Dicembre 2024

Gay il 3,4 per cento
degli americani

omosessuali

La ricerca, basata su un campione di 121.000 persone, è la più estesa mai effettuata negli Usa su questo tema e arriva a 24 ore di distanza dalla decisione della Corte di appello dello Stato di New York sui diritti degli omosessuali. I giudici hanno dichiarato incostituzionale il passaggio della legge che definisce il matrimonio come l'unione tra un uomo e una donna, ritenendo che discrimini le persone dello stesso sesso sposate legalmente, impedendo loro l'accesso ai benefici federali previsti per i coniugi eterosessuali. Secondo l'autore del sondaggio, il demografo Gary Gates della Ucla School of Law's Williams Institute, i risultati emersi consentono di superare alcuni stereotipi, illustrando una comunità Lgbt molto eterogenea e variegata. "Spesso si pensa che la maggior parte di loro siano uomini, bianchi, ricchi, e che vivono in grandi metropoli", ha detto Gates. Invece, la quota più alta è tra i giovani, non bianchi, meno istruiti, e non eccessivamente benestanti. Per quanto riguarda i gruppi etnici, tra tutti gli afroamericani che vivono negli Stati Uniti il 4,6% dice di identificarsi come gay, lesbica, bisex e trans, quota che scende al 4,3% tra gli asiatici, al 4% tra gli ispanici e al 3,2% tra i bianchi. I 'Lgbt' in America sono inoltre più donne che uomini: tra le prime, la percentuale arriva a quota 3,6%, mentre tra gli uomini si ferma al 3,3%. Una forbice che si allarga di parecchio tra i giovani: nella fascia di persone che va dai 18 ai 29 anni di età, la popolazione femminile che fa parte della comunità 'Lgbt' è l'8,3%, contro il 4,6% dei coetanei maschi. Inoltre, al contrario di quanto comunemente si possa pensare, gli esperti rivelano che dei gay, lesbiche, bisex e trans americani, il 20% sono sposati, e un ulteriore 18% vive con un partner, anche se gli intervistati non hanno specificato di che sesso. Tra gli eterosessuali, gli sposati sono il 54%, e un altro 4% convive. Da Gallup spiegano che la percentuale di 'Lgbt', pari al 3,4%, è leggermente in discesa dalle analisi effettuate dal 2004 al 2008, che registravano una quota del 3,8%. La differenza per gli esperti non è però del tutto attendibile, poiché si trattava di studi a campione molto più ridotto.

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