possibilità di costituirci parte lesa. Il Patronato Epas è totalmente estraneo alla vicenda. Abbiamo già provveduto alla sospensione immediata della sede di Schiavonea di Corigliano e ci riserviamo di adottare tutti i provvedimenti del caso nei confronti del personale ivi operante”. I vertici dell’Epas chiariscono che il patronato non è in alcun modo coinvolto nell’inchiesta giudiziaria su una presunta truffa da 11 milioni di euro all’INPS condotta dalle Fiamme Gialle di Cosenza e in cui è rimasto coinvolto anche il consigliere provinciale dell’UDC Antonio Carmine Caravetta, che avrebbe certificato falsi rapporti di bracciantato agricolo, in cambio di voti grazie, al ruolo nel patronato. “Il sig. Caravetta è una persona – precisa l’Epas - che non è più responsabile del nostro patronato da tre anni”. Il patronato ritenendo lesiva dell’immagine l’accostamento sui media, tra i fatti oggetto di indagine e il patronato ribadisce che la vicenda giudiziaria ha interessato “solo la sede periferica di Schiavonea e non l’Ente nella sua globalità, che le presunte attività svolte in quell’ufficio non rientrano nell’attività dell’ente e e l’immobile – precisa la nota – sottoposto a sequestro non è nella disponibilità dell’Enpas, ma probabilmente è di proprietà dell’indagato”.