Abitanti di S. Andrea sul piede di guerra. Undici mesi dopo la terribile alluvione che devastò con frane e smottamenti la piccola frazione collinare di Rometta, rimasta isolata per oltre 48 ore, i “sabatini” reclamano risposte certe sulla messa in sicurezza di un territorio dilaniato, alle porte di una nuova stagione di piogge in cui il rischio idrogeologico sarà sempre incombente. Non basta la notizia dello sblocco, da parte della protezione civile, dei primi 15 milioni di euro per placare la protesta. Cinquantuno cittadini hanno infatti sottoscritto un documento in cui si chiede un incontro, il prossimo 30 ottobre alle 18.30 nella sala parrocchiale di Sant’Andrea, con i rappresentanti di provincia regionale di Messina, protezione civile regionale, il sindaco di Rometta Roberto Abbadessa, il prefetto di Messina e la Confconsumatori. Il bilancio di quel drammatico pomeriggio del 22 novembre 2011 è stato molto pesante: tre abitazioni distrutte, 12 nuclei familiari sfollati a causa dell’azione distruttiva delle numerose frane innescatesi sui versanti collinari che cingono l’abitato e l’unica via di fuga, la provinciale 54, sepolta sotto cumuli di roccia, alberi e fango isolando il villaggio per quasi tre giorni. Solo un miracolo evitò che si consumasse la stessa tragedia di Scarcelli.
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