E’ pronto a rientrare e chiarire la sua posizione il consigliere provinciale di Cosenza, Antonio Caravetta, coinvolto nell’inchiesta “Senza terra” condotta dagli uomini della guardia di finanza di Cosenza coordinati dalla procura di Rossano su una presunta truffa all’Inps per 11 milioni di euro grazie false certificazioni di bracciantato agricolo. Ad assicurarlo il suo avvocato di fiducia Giovanni Zagarese. Caravetta, destinatario di un ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, al momento in cui è scattata l’operazione venerdi scorso si trovava già da alcuni giorni all’estero, quindi, non si è sottratto volontariamente al provvedimento. Secondo il suo legale “non ha nessun interesse a stare lontano”. Il consigliere è accusato di voto di scambio. Avrebbe favorito i presunti falsi braccianti, quando era responsabile del patronato EPAS, che si è detto del tutto estraneo alla vicenda, in cambio di voti alle ultime provinciali.