Nella tarda serata di ieri un giovane di 28 anni è stato portato in caserma dai carabinieri e nelle prossime ore potrebbe scattare un provvedimento restrittivo. Le indagini riguardano l'ipotesi di tentato omicidio. La rissa, sulle cui modalità sono in corso indagini - non si esclude che possa essersi trattato di una aggressione di un gruppo all'altro - è scoppiata vicino a piazza Verona, nell'area dei Giardini Papadopoli. Circa una dozzina le persone coinvolte appartenenti ai due gruppi. Al termine per terra sono rimasti due feriti, due giovani di 24 e 21 anni. Il primo è quello più grave ed è stato portato all'ospedale dell'Angelo di Mestre per lesioni alla testa provocate pare da un martello. L'altro è stato soccorso per colpi ad una spalla e la prognosi é di una decina di giorni. Le indagini dei carabinieri si sono subito concentrate sulle due fazioni opposte della tifoseria veneziana e nella tarda serata i militari dell'Arma hanno concentrato l'attenzione su un giovane, considerato vicino alla fazione dell'area dell'estrema sinistra che già in passato era stato colpito da daspo. Il fermato è stato condotto in caserma dai carabinieri.
E' stato posto in stato di fermo per tentato omicidio il giovane condotto in caserma nella tarda serata di ieri dai carabinieri per la rissa scoppiata tra due opposte fazioni della tifoseria del Venezia conclusasi con il ferimento di due ragazzi, uno dei quali è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Mestre. Il fermato, Matteo Zanglando, 28 anni, era già stato colpito in passato da daspo. La rissa era avvenuta nel pomeriggio di ieri vicino a piazzale Roma, nel centro storico veneziano, e aveva coinvolto una decina di tifosi appartenenti a due gruppi opposti, uno vicino all'estrema sinistra, l'altro alla destra. Al termine erano rimasti a terra due giovani, di 24 e 21 anni. Il primo era stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Mestre per una lesione alla scatola cranica provocata probabilmente da una martellata.
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