Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito 41 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda, con le accuse di associazione mafiosa, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, interposizione fittizia, possesso ed uso illegale di armi da fuoco ed altri reati. L'operazione ha consentito di ricostruire integralmente l'attuale organigramma, nonché i vertici operativi di tre famiglie mafiose: "Noce", Altarello e "Cruillas-Malaspina", incardinate nel mandamento mafioso.
Nell'ambito dell'inchiesta gli inquirenti hanno individuato i responsabili delle estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti, alcuni dei quali hanno denunciato i loro taglieggiatori. Il racket avrebbe imposto il pizzo persino a una casa di produzione cinematografica impegnata nella realizzazione di uno sceneggiato televisivo. Le indagini, condotte anche con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno registrato anche la violenta reazione dei capi del mandamento al tentativo di ribaltare le gerarchie da parte di alcuni "emergenti". E' emersa inoltre una fitta rete di relazioni tra gli esponenti di vertice del mandamento della Noce e quelli di altre famiglie della città, anche attraverso alcuni summit mafiosi monitorati dagli investigatori. L'inchiesta ha consentito, infine, di accertare il sostegno economico fornito alle cosche dalle numerose agenzie di scommesse sportive dislocate sul territorio, riconducibili a Cosa Nostra e poste sotto sequestro. I dettagli dell'operazione verranno illustrati una conferenza stampa che si terrà, stamani, alle 10,00 presso la Squadra Mobile di Palermo, alla presenza del Procuratore della Repubblica, Francesco Messineo, e del Questore, Nicola Zito.