Una macchina delle sicurezza studiata nei minimi dettagli, la collaborazione di enti e organizzatori. Ma soprattutto la linea della fermezza, da subito, contro chi non permetterà lo svolgimento pacifico della manifestazione. La Capitale si prepara ad essere deserta e blindata per il corteo di oggi del No Monti-Day a Roma, considerato a rischio di infiltrazioni di black bloc. Che stavolta potrebbero essere intercettati e contrastati ai primi cenni di violenza urbana. E c'é chi spera che i temporali annunciati per oggi possano far desistere eventuali teppisti pronti a spargere disordini per la città. Gli organizzatori, che hanno messo a disposizione anche un servizio interno di autotutela con 300 manifestanti riconoscibili dalle pettorine, annunciano che "in piazza a Roma ci sarà un'altra Italia, il Paese reale che non plaude Monti e dice no alle sue politiche". Sono attese decine di migliaia di persone da tutte le regioni, che raggiungeranno la Capitale a bordo di 300 pullman, per il corteo che partirà alle 14.30 da piazza della Repubblica. Il percorso è praticamente lo stesso della manifestazione dello scorso 15 ottobre 2011, quando Roma fu messa a ferro e fuoco dai black bloc: si sfilerà passando per piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell'Esquilino, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, fino a piazza San Giovanni, dove si terranno gli interventi dal palco.
Studenti e centri sociali partiranno prima da piazzale Aldo Moro per poi confluire nel 'serpentone' in piazza della Repubblica. Il corteo sarà aperto dallo striscione con la scritta "l'Europa che si ribella – cacciamo il governo Monti", dietro al quale sfileranno i rappresentanti del Comitato promotore. Seguiranno le diverse organizzazioni sindacali, politiche e sociali, studenti e centri sociali. Tra le decine di movimenti che costituiscono il Comitato per la manifestazione, ci sono il Movimento No Tav della Valsusa, il Comitato No Debito, esponenti dei centri sociai di tutta Italia, gli studenti, ambientalisti, i sindacati di base, i delegati del Carbosulcis, Fincantieri, Fiat di Pomigliano, di Mirafiori, di Melfi, della Val di Sangro, i rappresentanti dei movimenti dei precari della scuola e tante sigle dell'estrema sinistra. Domani ad accogliere i manifestanti potrebbe esserci, oltre alla pioggia, un'atmosfera surreale. Oltre alla deviazione di diverse linee di trasporto pubblico e la chiusura delle stazioni metro Manzoni e San Giovanni, verrà anche disposta la rimozione temporanea di alcuni dei bersagli preferiti dei black bloc, come cassonetti e auto, in passato incendiati al passaggio dei vandali. Il divieto di sosta per le auto sarà esteso lungo tutto il corteo. Saranno valutati anche spostamenti diversi dei contingenti delle forze dell'ordine all'interno della città e anche piazza San Giovanni potrebbe essere resa più facilmente raggiungibile dai blindati e dalle squadre di agenti e carabinieri in tenuta anti-sommossa. In campo scenderanno oltre mille uomini dislocati lungo il percorso.
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