"Vi tasseremo se necessario": è un chiaro messaggio di avvertimento quello lanciato oggi dal presidente francese, Francois Hollande, che questo pomeriggio ha ricevuto all'Eliseo il numero uno di Google, Eric Schmidt, per chiedergli di aprire al più presto una trattativa con gli editori e giungere entro "fine anno" a una soluzione sul problema dei contenuti della stampa on-line, se non vuole incorrere nella temutissima 'Google tax'.
Ormai da tempo, gli editori di Francia, Italia e Germania fanno quadrato per chiedere di tassare Google, visto che grazie ai loro contenuti il gigante americano del web genera profitti colossali, senza nessuna contropartita. Nel corso dell'incontro con Schmidt, che è durato circa 45 minuti, Hollande "ha indicato al suo interlocutore che lo sviluppo dell'economia digitale necessita un adattamento della fiscalità in modo da conciliare meglio la condivisione del valore aggiunto e il finanziamento della creazione di contenuti su ogni territorio", si legge in una nota diffusa dall'Eliseo. In questo contesto, si prosegue nel comunicato, Hollande ha auspicato che "tra Google e gli editori possano rapidamente aprirsi dei negoziati e giungere a una conclusione entro la fine dell'anno".
Per il capo dello Stato, "il dialogo e il negoziato" sono la "via migliore" per chiudere la diatriba. Ma "se necessario - ha avvertito - potremmo adottare una legge su questa questione, sul modello di quella allo studio in Germana". Hollande ha chiesto infine a Schmidt di "venire informato sul seguito che Google intende dare ai dubbi espressi dai garanti europei sulla protezione dei dati personali". All'incontro, hanno anche partecipato il ministro francese della Cultura, Aurelie Filippetti, e la collega responsabile per l'economia digitale, Fleur Pellerin. Intervistata da radio France Inter, Filippetti ha detto che "questo movimento europeo ci permette di non essere impreparati di fronte a Google. Non dobbiamo pensare che tutte le lotte siano perse davanti alle grandi aziende del web".
Ed è "normale - ha continuato - che i grandi siti partecipino al finanziamento della stampa". Da parte sua, Google si difende dicendo che grazie al suo servizio ci sono "quattro miliardi di clic al mese" a vantaggio degli editori. Creare una tassa, ha avvertito Olivier Esper, responsabile francese del motore di ricerca, sarebbe "nefasto per internet e per gli internauti". Lo scorso 18 ottobre, il colosso di Mountain View ha minacciato di eliminare la stampa transalpina dal suo motore di ricerca. In particolare, in una lettera rivolta al governo socialista, ha messo in guardia le autorità di Parigi: se Google verrà tassato, sarà costretto a eliminare i giornali francesi da 'Google news'. Ma ora che in campo è sceso anche Hollande, l'Europa aspetta di vedere chi vincerà questo durissimo braccio di ferro.
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