"Mormanno è un paese fantasma". Così il sindaco del paese del Pollino colpito dal terremoto di venerdì scorso, Guglielmo Armentano, sintetizza in una battuta la situazione nel comune. "Nel centro storico - spiega - ci sono 88 case inagibili ma molti hanno preferito andarsene da parenti ed amici in altri comuni anche se la loro casa non ha avuto danni. Il fatto è che qui da due anni ci sono scosse quotidiane e la gente ha paura. Adesso sta anche subentrando la sfiducia e se non saremo aiutati per Mormanno sarà la fine". In centinaia ancora dormono in auto e molti altri si sono trasferiti. "La paura - dice Armentano - serpeggia anche tra chi ha la casa agibile. D'altra parte non sappiamo cosa possa accadere, quanto durerà questo sciame che ha provocato già oltre 2.200 scosse e se ve ne saranno altre forti come quella di venerdì scorso. E' anche per questo che domani ci vedremo con tutti i sindaci dei paesi colpiti dal fenomeno: per fare il punto sulla situazione e vedere come comportarci". La riunione è stata convocata dal presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra. "E' la prima iniziativa in tal senso - dice Pappaterra - e domattina ci vedremo alle 10 a Rotonda (Potenza), nella sede del Parco, per discutere della situazione e per costituire un comitato dei sindaci che sia presieduto da uno di loro. Perché il problema non può essere affrontato su base regionale, sul fronte calabrese o lucano. Questo genera solo confusione. Comunque posso dire che rispetto alla grande insensibilità del Governo nazionale su quanto sta avvenendo, abbiamo avuto segnali di vicinanza dalle istituzioni locali. Il nostro grazie va all'assessore ai Lavori pubblici della Regione Calabria, Giuseppe Gentile, che ha annunciato interventi contro il dissesto idrogeologico, ed al consigliere regionale Salvatore Magarò, che ha proposto di destinare i fondi inutilizzati del piano di opere pubbliche, già stanziati ai sensi della Legge Regionale 24/87, alle zone terremotate".(ANSA)
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