Una forte ondata di maltempo si è abbattuta sull'Italia nella notte, con nubifragi su Triveneto, Emilia, basso Lazio, Campania, Calabria Ionica e Salento. Allarme acqua alta a Venezia. Evacuazioni nello Spezzino e nel Frusinate.
E c'é anche una vittima per il nubifragio: è una donna di 82 anni morta ieri sera a Gaeta (Latina) dove tra la zona di Vindicio e Canzatora c'é stato l'allagamento di numerose abitazioni. L'acqua, da quanto si è appreso, ha raggiunto un'altezza di un metro e mezzo. L'anziana, che era per strada con il marito, è stata travolta dalla violenza delle acque. Il corpo della donna é stato ritrovato dalla guardia costiera a distanza di qualche decina di metri. Il marito è rimasto invece incastrato tra una vettura e un albero e è stato ricoverato per ipotermia.
La Ciociaria è finita di nuovo sott'acqua. Il nubifragio della notte scorsa ha causato molti allagamenti in diverse zone della provincia. Case e cantine inondate dall'acqua, strade allagate, frane, torrenti in piena e fiumi ingrossati. Un quadro di piena emergenza che ha provocato disagi e danni. A Pontecorvo i pompieri hanno liberato alcune persone nella zona delle Tre Fontane dopo l'allagamento che ha interessato anche qualche abitazione. Le zone più colpite tra Frosinone, Ceccano, Torrice, Pontecorvo, ma i vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche a Cassino, Castro dei Volsci, Ripi e Castrocielo. A Trevi nel Lazio una frana minaccia alcune abitazioni e sul posto ci sono i vigili del fuoco del distaccamento di Fiuggi. Numerose le vetture in panne. Per tutta la notte i vigili del fuoco sono stati impegnati con diverse squadre per fronteggiare la situazione di emergenza da nord a sud della provincia.
L'acqua alta ha toccato poco fa a Venezia il metro e 40 centimetri sul medio mare; un livello - spiegano gli esperti del Comune - che potrebbe essere ritoccato all'insU' nel corso della notte di qualche centimetro, ma anche restare stabile, prima che inizi il deflusso di marea. Da più di un'ora i mareografi in città sono su questo livello, ma al largo il mare non ha ancora iniziato a 'sgonfiarsi', spinto dal forte vento di bora. Con 140 centimetri é sommerso circa il 58% del suolo cittadino; in Piazza San Marco, punto più basso di Venezia, ci sono circa 60 centimetri d'acqua. Molti gli scantinati, i negozi ed i primi piani allagati; un forte stress per il delicato sistema di Venezia, pur abituato alle alte maree. Un'acqua alta come questa, definita eccezionale e classificata con 'codide rosso', non si verificava dalla vigilia di Natale del 2010, quando il fenomeno raggiunse il metro e 44. Due anni prima, il primo dicembre 2008, si verificò invece una delle maggiori alte maree di sempre, 156 centimetri. Il maltempo sta colpendo duramente anche la terraferma. A Padova molti gli interventi dei vigili del fuoco per allagamenti, soprattutto in provincia, e gli alberi abbattuti dal forte vento. A Rubano, comune alle porte della città, un cedro alto oltre 20 metri si è schiantato al suolo andando a colpire in pieno un furgone parcheggiato, per fortuna senza alcuno all'interno. Anche in città un altro albero si è abbattuto su un'auto in sosta, provocando solo danni materiali.
Oltre 100 interventi, la scorsa notte, per i vigili del fuoco tra Napoli e provincia. E' soprattutto il forte vento a determinare disagi e a causare, in particolare, la caduta di alberi in strada e di cornicioni. Tredici, al momento, le squadre in strada e, secondo quanto conferma la centrale operativa, solo danni ma nessun ferito per le numerose cadute di alberi che si sono verificate nella zona ospedaliera di Napoli, ma anche a Pianura, a Monteruscello. E' in particolare la provincia la zona dove si è registrato il più alto numero di interventi, come a Castellammare di Stabia, Pozzuoli e Torre del Greco. Circa trenta gli interventi da espletare.
I forti temporali della notte scorsa hanno causato diversi allagamenti nella zona dell'Agro Sarnese-Nocerino a nord del capoluogo. Dieci famiglie sono state costrette precauzionalmente ad abbandonare le proprie abitazioni a Nocera Inferiore. Altre evacuazioni sono state messe in atto a Sant'Egidio del Monte Albino e a San Marzano sul Sarno per gli allagamenti registrati soprattutto nei vani terranei. In via Vasca a Nocera Inferiore il torrente Solofrana, affluente del fiume Sarno, ha rotto gli argini. In queste ore i vigili del fuoco dei distaccamenti di Nocera e Sarno stanno operando nella zona per liberare dall'acqua i garage e le cantine.
Dopo il freddo degli ultimi tre giorni, secondo le previsioni, le temperature sono in graduale risalita. Le nevicate non interesseranno più gli Appennini (tranne i massicci centrali, e solo a quote vicine ai 2000 metri); sulle Alpi dovrebbero imbiancare i rilievi più alti di 1000-1200 metri, secondo le zona. Neve a quote più basse cadrà solo nella Valle dell'Adige (800-900 metri, quindi fino a Vipiteno) e sul basso Piemonte (ancora in collina, poi sui 600-700 metri). Il ponte di Ognissanti non sarà del tutto compromesso dal mini-ciclone delle prossime ore. Dalla serata dell' 1 novembre, per tutta la giornata del 2, e parte della mattinata di sabato 3, il tempo sarà generalmente buono, e caratterizzato da temperature che potranno riavvicinarsi ai 20 gradi al Centro e superarli facilmente al Sud.
Termometri non oltre 10-14 di massima sulle pianure del Nord. La 'tregua' sarà comunque breve: dal pomeriggio di sabato di nuovo maltempo al Nordovest, con piogge diffuse - prevede 'IlMeteo.it' - su Nordovest, Toscana in estensione verso le Marche, l'Umbria, il Viterbese, e il Nord Lazio in generale. Domenica 4 sarà il giorno peggiore: un fronte perturbato atlantico promette nuove precipitazioni al Nord e piogge forti soprattutto sulle aree centro-orientali e sul levante Ligure.
Maltempo anche al Centro, specie sui settori più esposti, quindi coste e versanti tirrenici; particolarmente intense le precipitazioni che dovrebbero colpire la Toscana. Sono stimati in 6,9 milioni gli italiani in viaggio per il ponte del 1 novembre, informa la Federalberghi, che trascorreranno almeno una notte fuori casa. Il dato è in calo di un 5% rispetto ai 7,3 milioni del 2011. L'88% di italiani (l'87% nel 2011) rimarranno in patria mentre l'8% (il 10% l'anno scorso) andranno all'estero. La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, è stimata sui 247 Euro (-1,6% rispetto al 2011). In calo dunque il giro d'affari complessivo che si attesterà su 1,71 miliardi con una contrazione del 6,6% rispetto a 1,83 miliardi dell'anno scorso.
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