Lunedì 23 Dicembre 2024

Pronto l'ampliamento del Camposanto

Dopo anni di intenso e caparbio lavoro, necessari per l’acquisizione di specifiche autorizzazioni, venerdì 2 novembre, a conclusione del pellegrinaggio che si muoverà da Piazza Mazzini alle ore 9, alla presenza del sindaco, Angelo Tudisca e del parroco, Don Antonino Amato, verrà inaugurata la nuova ala del camposanto di Tusa.

I lavori, da poco completati, riguardano l'ampliamento del suddetto camposanto con la realizzazione di 134 nuovi loculi, suddivisi in 19 edicole funerarie, di cui 2, che sono composte da 16 loculi, rimarranno di proprietà comunale, mentre le restanti 17, che sono composti da 6 loculi, sono state messe a disposizione dei cittadini che potranno richiederle in concessione.

L'opera, di importo complessivo pari ad 212 mila euro è stata finanziata con il bilancio comunale per 87 mila euro e con fondi della cassa depositi e prestiti per i restanti 125, in seguito a redazione della perizia di variante sono state conseguite economie per 30.587 euro. I lavori, progettati dal geometra Giuseppe Miceli ed eseguiti dal R.u.p. Francesco Longo e dal Direttore Giuseppa Levanto, sono stati realizzati dalla ditta MGM Costruzioni s.r.l. di Ragusa, risultata aggiudicataria a seguito di gara ad evidenza pubblica, con un ribasso del 23,813%.

L’ampliamento è consistito, oltre alla realizzazione delle nuove edicole, alla realizzazione di una nuova apertura di passaggio nel muro di recinzione esistente, una nuova viabilità, un muro di recinzione e nuovi impianti elettrici, fognari ed idrici. È stato predisposto una nuova rete di lampade votive, che sarà gestita da Comune il quale, dopo più di 30 anni, è riuscito a svincolarsi dalla ditta Lumina e ritornare in possesso della gestione, con abbattimento dei costi per i cittadini e maggior efficienza del servizio.

“Ritengo - ha dichiarato il sindaco Tudisco - che in un momento in cui la Sicilia è pervasa da un diffuso senso di sfiducia per le Istituzioni, Tusa continua a dare concreti esempi di sano investimento di denaro pubblico per risolvere ataviche esigenze della collettività”.

 

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