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Pericolo casa,
ogni anno in ospedale
400 mila bimbi

Sono quasi quattrocentomila - 373.886 per l'esattezza - i bambini che ogni anno finiscono in Pronto Soccorso per incidenti domestici, con una prevalenza dei maschietti sulle femminucce. E' quanto evidenziano i dati del sistema Siniaca (Sistema Informativo Nazionale sugli Incidenti in Ambiente di Civile Abitazione) dell'Istituto Superiore di Sanita', che hanno preso in esame i referti di un campione di oltre 20 centri di pronto soccorso ospedalieri distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Nella fascia di eta' presa in considerazione, quella tra 0 e 14 anni, il primo motivo di ingresso in Pronto Soccorso sono le cadute, responsabili del 53% degli incidenti domestici, ma a seguire ci sono altri fattori come gli urti, le ferite da taglio e le ustioni. La stanza piu' ricca di insidie per i piccoli si dimostra essere la camera da letto, seguita dalla cucina e dal soggiorno o sala da pranzo. Tra gli oggetti in cima alla lista dei 'pericoli' c'e' il letto, seguito dalle poltrone, i divani, le sedie e le scale. Ma nella ''lista nera'' compaiono anche fasciatoi e seggioloni, che caratterizzano la vita quotidiana dei piu' piccoli, ma anche pezzi di vetro e coltelli.

La tipologia e la prevalenza degli infortuni varia poi con l'eta': nei bimbi con eta' inferiore a un anno le cadute determinano gran parte degli infortuni domestici (circa il 75,6%), al contrario degli urti e degli schiacciamenti, presenti in oltre il 20% degli infortuni in eta' scolare e che sono molto meno frequenti in quella pre-scolare, cosi' come le ferite da taglio. Le ingestioni di corpi estranei e i rischi di soffocamento riguardano invece maggiormente bimbi di eta' compresa tra 1 e 4 anni, come avvelenamenti o intossicazioni.

Molto frequenti fino ai quattro anni sono poi le ustioni, per le quali vengono ricoverati ogni anno in Italia duemila bambini: queste sono dovute all'acqua del bagnetto troppo calda, al rovesciamento di cibo bollente o al mancato controllo del bambino quando apre da solo il rubinetto. Secondo i pediatri la parola d'ordine in questi casi e' 'prevenzione' e la prima regola, soprattutto quando i bimbi sono molto piccoli, e' non lasciarli mai da soli.

''E' bene ricordare - spiega Angelo Milazzo, pediatra e membro della Sipps (Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale) - che i bambini iniziano a muoversi gia' nei primi mesi di vita, per questo non bisogna mai allontanarsi lasciandoli posizionati su un piano alto. Ma la cosa piu' importante e' valutare con attenzione la reazione del bambino: se quando cade subito dopo ride non e' il caso di preoccuparsi troppo, cosi' come se dopo aver pianto un po'smette. Invece - spiega il dottor Milazzo- se il dolore persiste a lungo e il piccolo perde i sensi o vomita allora e' il caso di andare in Pronto Soccorso''.

Banditi poi, secondo lo specialista, sono i girelli e se il bambino e' autonomo nel camminare e abbiamo una scala che conduce fino a casa meglio mettere un cancelletto. Infine, per evitare le ustioni, sopratutto quelle del bagnetto, il consiglio del dottor Milazzo e' quello di ''tenere la temperatura dell'acqua al livello di quella corporea, non piu' di 36- 37 gradi''.

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