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Naufragio: 70 salvati
al largo della Libia
Recuperati 3 cadaveri

Sono proseguite per tutta la scorsa notte, e sono tuttora in corso, a 35 miglia dalle coste della Libia e 140 miglia da Lampedusa, le ricerche di eventuali superstiti del naufragio di un gommone di migranti, che ha per ora un bilancio di tre morti e 70 persone salvate. Nella zona sono impegnate due motovedette della Guardia Costiera, una nave della Marina Militare, un elicottero alzatosi in volo dalla stessa nave e un rimorchiatore d'altura. I tre cadaveri e i 70 superstiti - 62 uomini e 8 donne (una di loro incinta) - sono stati trasferiti a bordo di un'altra nave della Marina Militare, che sta facendo ora rotta verso Lampedusa dove è previsto arriverà nel primo pomeriggio. Le condizioni del mare in questo momento sono buone. L'operazione di soccorso era cominciata ieri mattina dopo una segnalazione giunta attraverso un telefono satellitare alla Capitaneria di porto di Palermo, nella quale si riferiva di un gommone carico di migranti che stava per affondare. La Guardia Costiera italiana ha dato l'allarme alle autorità di Malta e della Libia e nel pomeriggio di ieri un aereo maltese ha localizzato il gommone, raggiunto poco dopo da due motovedette della Guardia Costiera italiana salpate da Lampedusa e da una nave della Marina Militare impegnata nei servizi sull'immigrazione. I soccorritori hanno avvistato persone in mare ed altre aggrappate al gommone che era sul punto di affondare. Sono subito stati tratti in salvo i 70 superstiti e poco dopo sono stati avvistati e recuperati i cadaveri di tre donne. I naufraghi sono stati trasferiti sulla nave della Marina Militare dove sono state prestate loro le prime cure. Molti erano in condizioni di ipotermia. La nave è poi ripartita per Lampedusa, sostituita in zona da un'altra unità della Marina italiana. Nell'area è anche arrivato il rimorchiatore civile Asso 25, che ha prima rifornito di carburante le motovedette della Guardia Costiera e poi partecipato alle ricerche.

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