Trovato a Bruxelles l'accordo politico sullo stanziamento dei fondi per l'Emilia Romagna colpita dal terremoto. La sofferta intesa e' arrivata inattesa, dopo un pomeriggio di convulse trattative sfociate a un certo punto in un nulla di fatto, con l'impegno a rivedersi martedi' prossimo. "Il comitato di conciliazione - ha comunicato il Consiglio Ue - ha raggiunto un accordo per lo stanziamento, al piu' presto possibile, del fondo di solidarieta' per l'Italia da 670 milioni come proposto dalla Commissione Europea". L'accordo, precisa il Consiglio, "sara' finalizzato nell'ambito dell'accordo complessivo" sul bilancio 2013. Il negoziato su questo si e' interrotto oggi all'Ecofin ed e' stato rinviato a martedi' prossimo. Lo stallo nasceva dalla posizione di cinque paesi europei circa i finanziamenti decisi dalla Commissione verso l'Emilia Romagna per il terremoto di maggio scorso.
Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Regno Unito si sono opposti durante la discussione in Consiglio alle due diverse proposte di rettifica per il bilancio 2012 dell'Unione europea. La prima, per circa 9 miliardi, finalizzata al pagamento delle fatture gia' emesse per le quali non e' bastato il bilancio: di questo pacchetto fanno parte anche circa 180 milioni per il progetto Erasmus. La seconda, per 670 milioni, attinge al fondo di solidarieta' ed e' strettamente riservata ai finanziamenti per il sostegno alle spese di ricostruzione nell'Emilia Romagna colpita dal sisma. I 5 paesi, ai quali si potrebbe aggiungere la Danimarca, non si sono opposti al sostegno Ue ma al suo pagamento con i fondi del bilancio 2012, puntando a ricavarli da quello del 2013.
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