Nuova puntata nella inchiesta sull’elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi. Il procuratore di Cosenza Dario Granirei e l’aggiunto Domenico Airoma hanno presentato ricorso contro la decisione del GIP di rigettare la richiesta di sequestro preventivo del tratto ricadente nelle frazioni Lucchetta e Pianete di Montalto Uffugo, tra le campane 72 e 82 perché non sarebbe accertato il rischio reale sulle persone. Per la procura, che sulla possibile pericolosità dell’impianto ha aperto una inchiesta dopo la denuncia del comitato di cittadini attivo da alcuni anni nella cittadina della Media Valle Crati che si sono avvalsi di un consulente di parte, il prof. Maximilian Caligiuri, il GIP non avrebbe valutato appieno i rischi dell’esposizione alle onde elettromagnetiche emesse dal mostro che trasporta la corrente pur evidenziate nelle consulenza affidate da Granirei a due docenti dell’UNICAL, né la recente giurisprudenza sui possibili danni pur in presenza del rispetto delle soglie previste dalla normativa. Ora si attende la valutazione del ricorso. Il sequestro preventivo consentiva l’imposizione alla Terna e al suo amministratore delegato Flavio Cattaneo, iscritto nel registro degli indagati, di alcune prescrizioni utili per valutare l’impatto dell’elettrodotto sulla salute dei cittadini sulle cui case passano i cavi dell’alta tensione.
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