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Studenti in piazza
tra girotondi
e lanci di uova

Settimana "calda" sul fronte delle proteste studentesche: dopo la mobilitazione di mercoledì scorso e i cortei di ieri, anche oggi gli studenti sono scesi in piazza, in concomitanza con la Giornata internazionale dello studente e "in difesa del diritto allo studio e contro il degrado degli istituti scolastici in Italia". Tanti i cortei, ma anche lezioni in piazza, spettacoli, flash mob e perfino girotondi.

 A Potenza, alcune uova sono state lanciate contro la sede della Banca d'Italia. Il corteo degli studenti ha raggiunto il centro storico della città con striscioni e slogan, cercando poi di entrare nel teatro Stabile, in cui si stava svolgendo un convegno, ma i manifestanti sono stati fermati dalle forze dell'ordine. Gli studenti hanno anche acceso alcuni fumogeni e lanciato uova contro i poliziotti, che non hanno reagito. Momenti di tensione ma senza incidenti o scontri. A Firenze oggi sono scesi in piazza anche i docenti: alcune centinaia tra prof, precari, personale scolastico e studenti medi hanno manifestato in difesa della scuola pubblica. Molti i cartelli e gli striscioni contro il ministro dell'istruzione, Francesco Profumo. Traffico bloccato ad Ancona, per un corteo degli studenti che é sfilato lungo le vie del centro con slogan e cartelli, andando poi a occupare una rotatoria nei pressi della stazione ferroviaria. 

A Roma, girotondo di studenti imbavagliati nella centrale piazza Barberini, contro il disegno di legge Aprea sulla scuola; al flash mob ha partecipato un centinaio di liceali. A Torino una cinquantina di ragazzi che fino a stamani avevano occupato un liceo hanno deciso di sfilare per strada e inscenare alcuni sit-in, provocando numerosi disagi alla circolazione del centro. Gli studenti hanno bloccato per mezz'ora il ponte che conduce alla chiesa della Gran Madre, poi hanno proseguito in direzione della sede del Ministero dell'Istruzione, dove hanno tenuto un secondo sit-in. Ben più numerosi, oltre un migliaio, gli studenti che hanno sfilato oggi a Palermo per poi terminare con un sit-in davanti alla sede della Regione. I ragazzi hanno condannato "ogni forma di violenza" ribadendo che "la nostra protesta è pacifica". Hanno anche chiesto un "percorso di confronto" con il neopresidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Il bilancio della giornata è positivo per gli organizzatori, che parlano di "120 mila manifestanti" in piazza. Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari (Udu), commenta: "per la prima volta abbiamo costruito, con gli studenti di Francia, Austria, Belgio, Spagna e Germania un appello unico di mobilitazione europea". 

"Oggi in piazza eravamo una marea - continua - ma perchè non si parla di noi? Sarà forse che fa molta più notizia la violenza che una giornata con centinaia di migliaia di ragazzi in piazza per discutere di idee, di cambiamento, di una società diversa?". La mobilitazione non intende comunque fermarsi: "da oggi - fa sapere Daniele Lanni, portavoce della Rete degli studenti medi - partono occupazioni, autogestioni e assemblee in tutte le scuole italiane. Sempre al grido di 'Siamo il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo', vogliamo trasformare le nostre scuole in dei laboratori di questo cambiamento, per questo le occupiamo e ci riprendiamo i nostri spazi: per dimostrare che un'Italia migliore esiste, e siamo noi". 

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