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Al vaglio i video
per scovare i violenti

Decine di video sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori e nuovi interrogatori degli inquirenti. E' caccia ai "violenti" per identificare gli autori di comportamenti eccessivi durante la manifestazione del 14 novembre. Mentre potrebbe aggravarsi la posizione del poliziotto indagato per avere manganellato sul volto uno studente, già bloccato in terra da altri due agenti. Ma l'individuazione di eventuali colpevoli non placa le proteste degli studenti: sabato prossimo, 24 novembre, è previsto un nuovo corteo nel quale i manifestanti riproveranno a "raggiungere i palazzi del potere". 

La Digos sta setacciando decine di video e foto, molti comparsi su siti web, per individuare e isolare eventuali episodi di abusi sui manifestanti e identificare gli autori. Ma nuovi elementi potrebbero emergere anche grazie ad interrogatori e testimonianze. Il tutto in attesa di una nuova manifestazione che si preannuncia ad alta tensione come quella del 14 novembre scorso. Per sabato 24, in occasione dello sciopero generale della scuola, gli studenti rilanciano un nuovo corteo e stavolta sono decisi a "oltrepassare gli sbarramenti che si interporranno tra loro e i palazzi del potere". Nonostante, però, la nuova ondata di proteste, c'é chi non va fiero delle contestazioni dei propri figli. Il padre di Christopher C., uno dei ragazzi arrestato subito dopo gli scontri del 14, ha detto in un'intervista rilasciata ad un quotidiano: "Mio figlio è un violento il gip sbaglia a scarcerarlo. Soffro per quello che ha fatto. Altro che ragazzate, se li lasciamo impuniti credono di aver vinto loro".

 Ed oggi in lacrime in diretta a "Domenica Live" su Canale 5 ha aggiunto: "Non ho percepito in mio figlio il pentimento che mi aspettavo e allora questo garantismo familiare a cosa serve?". Nuovi scenari potrebbero rivelarsi anche sul fronte dell'inchiesta sull'ispettore del commissariato Viminale, immortalato da foto e video mentre manganella sul volto un ragazzo già bloccato in terra da due agenti. Su di lui è stata avviata anche un'indagine disciplinare per verificare le responsabilità che potrebbe comportare la sospensione dal servizio. Con il passare delle ore si fa sempre più spazio l'ipotesi di un inasprimento della posizione dell'uomo anche dal punto di vista giudiziario.

 E sul fronte politico il centrodestra si schiera in difesa delle forze dell'ordine aderendo ad una sottoscrizione lanciata da 'il Giornale' per la tutela legale dei poliziotti indagati. Rispondono all'appello lanciato in prima pagina da Feltri e Sallusti i capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, mentre il segretario Angelino Alfano sottolinea : "Se qualcuno ha sbagliato ne risponderà: noi tra chi opera per la sicurezza e difende i cittadini, e chi sfascia le vetrine e il cranio degli agenti , siamo sempre dalla parte delle divise". E per il centrosinistra il presidente del Pd Rosy Bindi lancia un appello agli studenti: "Capisco la rabbia dei giovani, conosciamo le loro ragioni, ma gli dico di non abbandonarsi alla violenza"

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