Far atterrare un Boeing 747 non è uno scherzo. Ecco perché quando il copilota del volo Lufthansa da New York Newark a Francoforte ha dovuto abbandonare i comandi a causa di un violento attacco di emicrania l'equipaggio dell'aviolinea di bandiera tedesca ha passato dei brutti cinque minuti. Per fortuna un passeggero - pilota fuori servizio della North American Airlines - ha capito che qualcosa non andava e si é offerto di aiutare il comandante. Che ha accettato di buon grado.
L'aereo ha a quel punto effettuato un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Dublino dove, dopo sei ore di stop, é stato raggiunto da un equipaggio della Lufthansa che ha sostituito i colleghi per il tratto finale del viaggio. Il pilota per caso, che per un colpo di fortuna era in possesso della licenza per condurre i 747, è stato definito dai media che hanno riportato la notizia "un eroe". La compagnia aerea tedesca, attraverso un portavoce, si è ad ogni modo affrettata a precisare che, in quelle circostanze, "é assolutamente normale per il comandante continuare a condurre il velivolo" in solitaria. "Se necessario - ha proseguito il portavoce - il personale di volo è addestrato per assistere il comandante nella fase di atterraggio. Detto questo, gli sforzi del pilota fuori servizio sono stati certamente apprezzati". Il copilota, una volta toccata terra, è stato immediatamente trasportato in ospedale. L'Air Accident Investigation Unit (AAIU) del ministero dei Trasporti irlandese ha comunque aperto un fascicolo sull'incidente.
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