La tv di Stato siriana afferma che nel duplice attentato compiuto stamani alla periferia sud di Damasco sono state uccise 34 persone e più di 80 sono quelle rimaste ferite. Le informazioni non possono essere verificate sul terreno in maniera indipendente.
57.000 RIFUGIATI IN IRAQ, FREDDO E MALNUTRIZIONE - Freddo e malnutrizione rischiano di mietere vittime tra i 57.000 rifugiati siriani arrivati in Iraq dall'inizio della crisi, due terzi dei quali sono concentrati nel campo profughi di Dumiz, vicino alla città di Dahuk, nel nord-ovest del Paese. La cifra è stata fornita dall'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr). Nonostante gli sforzi messi in atto dalle autorità locali, dalla Mezzaluna Rossa irachena e dalle Nazioni Unite, molti profughi lamentano l'insufficienza dei servizi nel campo di Dumiz e diverse donne hanno segnalato la mancanza di un'adeguata assistenza medica. Nel campo profughi di Qaem, nella provincia di Anbar, più a sud, è stata segnalata la scarsa qualità delle tende e l'insufficienza di abiti adeguati per affrontare la stagione invernale. Alcuni giorni fa l'Unicef ha sottolineato che diecimila bambini siriani in Iraq soffrono di malnutrizione. Il 23 novembre scorso l'Unhcr ha detto che sono arrivati a 440.000 - il doppio rispetto all'inizio di settembre - i rifugiati siriani registrati nei Paesi vicini: oltre all'Iraq, la Turchia, la Giordania e il Libano
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