Non c’è pace per il governo Crocetta. Ogni giorno una grana nuova. Il neo assessore alle Autonomie Locali, Patrizia Valenti, risulta rinviata a giudizio e a febbraio dovrà presentarsi davanti al giudice del tribunale di Messina per rispondere all’accusa di omissione d’atti d’ufficio. Non avrebbe ottemperato a tempo debito, da presidente del Cas, all’ingiunzione del Tar che le imponeva l’immissione nel ruolo di dirigente generale della dottoressa Olivia Pintabona. E c’è già chi parla di passo indietro, ma di certo c’è che la Valenti, in serata, dopo che si è diffusa la notizia, si è incontrata con il presidente della Regione Rosario Crocetta e che si sta valutando la situazione per decidere il da farsi. A sentire il legale dell’assessore, “la sua posizione nel procedimento è assolutamente marginale.” Quando, infatti, il Tar emise la sentenza (febbraio 2008), l’ex capo
della segreteria tecnica di Totò Cuffaro, non si era ancora insediata nella carica di presidente del Consorzio e, quando ne venne a conoscenza, sostiene il legale, ne informò subito il Collegio direttivo, chiedendo contemporaneamente il parere all’Avvocatura dello Stato, per cui solo nel successivo ottobre sarebbe stata in grado di dar corso alla sentenza del Tar, procedendo all’assunzione della funzionaria.