Derby o Shakhtar? Se dipendesse da Antonio Conte, non sceglierebbe, come faceva la sua Juve di Lippi. Ma il campanello d'allarme di Milano, dove è assodato che la squadra abbia accusato un calo mentale, va tenuto in considerazione. Tradotto: turn over sì, ma il minimo possibile. Si comincia dalla difesa: sarebbe toccato a Caceres, ma si è infortunato. Quindi il recupero di Chiellini, dato per certo, richiama il nome del livornese, perché le alternative sono Lucio (mai convincente e voglioso di cambiare aria) e Marrone, che non gioca da una vita. Poi c'é Vidal, convalescente: qui è scontato che toccherà a Pogba. La fascia destra, quella che sulla carta pareva più guarnita (Lichtsteiner, Isla, Pepe, Padoin), oggi è ai minimi termini: convalescente l'ex udinese, deludente il cileno, poco convincente l'ex atalantino (e anche poco impiegato), rimane lo svizzero, non molto brillante in questo periodo, ma formato diesel e indistruttibile. E' lui il favorito per la maglia. Sulla sinistra, c'é aria di cambio per Asamoah, un po' in riserva: Giaccherini più di De Ceglie è il favorito per l'avvicendamento. Attacco: Quagliarella si siede in panca (ma non per punizione) e dovrebbe ricomporsi la coppia Vucinic-Giovinco, cioé poco peso e tanta agilità ed estro, formula che il tecnico ritiene vincente contro i granata. E' un derby dall'atmosfera strana, arrivato quasi all'improvviso. Tra le anomalie, sullo sfondo c'é la questione biglietti: i tifosi del Toro si erano lamentati dello scarso numero messo a disposizione (in realtà, quello solito riservato agli ospiti, circa 2000) e oggi si apprende che nel settore loro, ne sono rimaste invendute alcune centinaia. Forse è una risposta polemica al nuovo stadio della Juventus, che secondo l'opinione diffusa del popolo granata, sarebbe un mezzo regalo del Comune, che ne avrebbe svenduto l'area ai cugini. Oggi se ne é avuta conferma con la contestazione dei tifosi del Toro alla cerimonia per l'intitolazione di una piazza al Grande Torino. Né si tratterebbe di caro prezzi, perché si arriva a un massimo di 40 euro, mentre in altri stadi italiani, si paga fino a 60 per i popolari. E' comunque strano che dopo una attesa di tre anni i supporters torinisti sentano così poco l'evento dal vivo e la voglia di sostenere i loro beniamini. I tifosi bianconeri invece hanno già assicurato, per l'ennesima volta, il tutto esaurito, come è ormai costume da un anno e mezzo. Il Toro, per loro, non ha un richiamo particolare, nemmeno dopo i tre anni di una attesa che la Juventus ha vissuto dimenticandosi dei cugini, tutta intenta a pensare ai gravi problemi prima (due settimi posti) e alla grande rinascita dopo. Insomma, il derby é vissuto come una insidia in più rispetto a chi, come Napoli e Fiorentina, non ce l'ha, una seccatura notevole perché è facile immaginare che il livello agonistico sarà intenso. Nemmeno la stracittadina ha indotto la dirigenza a ripristinare la conferenza di vigilia: anche questo è un segnale.
E a mettere un po' di pepe alla settimana del derby ci si è messo anche 'Topolino': il settimanale della Disney in una storia, parafrasando il derby della Mole ha fatto diventare la Juventus 'Rubentus' e il Torino 'Corino' scatenando l'indignazione dei supporters di fede bianconera. Come riporta il sito TuttoJuve.com, si tratta di un riadattamento di una storia pubblicata originariamente in Brasile nel 1982 già apparsa nel nostro Paese nel 1991 e riadattata ai nostri tempi. E la cosa ai tifosi della Juve proprio non è piaciuta. (ANSA)
E a mettere un po' di pepe alla settimana del derby ci si è messo anche 'Topolino': il settimanale della Disney in una storia, parafrasando il derby della Mole ha fatto diventare la Juventus 'Rubentus' e il Torino 'Corino' scatenando l'indignazione dei supporters di fede bianconera. Come riporta il sito TuttoJuve.com, si tratta di un riadattamento di una storia pubblicata originariamente in Brasile nel 1982 già apparsa nel nostro Paese nel 1991 e riadattata ai nostri tempi. E la cosa ai tifosi della Juve proprio non è piaciuta. (ANSA)
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