Lunedì 23 Dicembre 2024

"Facciamo insieme
un appello alla serenità"

 

 Il segretario del Pd Pierluigi Bersani rivolge, in un colloquio con l'Unità, un appello al sindaco di Firenze Matteo Renzi a "non rovinare la splendida avventura delle primarie che ha riavviato il rapporto tra politica e cittadini", che non merita di essere "turbata né sfregiata" ma rilanciata "per la vera battaglia che ci aspetta tutti quanti che è quella per il dopo". Secondo Bersani non riconoscere le regole stabilite è una "turbativa" per il segretario, e " chi si candida a guidare il Paese deve dare l'idea che non si cambiano le regole per convenienza". Bersani respinge l'accusa di voler limitare la partecipazione: "Ho fatto il massimo per promuoverla". Infine, il segretario dei democratici rivendica come un successo il sì che il governo Monti ha deciso di dare all'ingresso della Palestina all'Onu: "Siamo riusciti a far assumere al governo una posizione avanzata, una scelta per far vincere la pace e per far perdere le armi".
"Ho sbagliato, avrei dovuto farmi capire meglio ma io una ricetta per il Sud ce l'ho". Lo afferma al Mattino il candidato alle primarie del centrosinistra Matteo Renzi a proposito del Mezzogiorno dove ha preso meno voti che altrove. La ricetta di Renzi va "dalla lotta alla burocrazia, alle infrastrutture" perché, spiega, "senza il Meridione la partita l'Italia non la gioca neanche". Renzi ribadisce poi di non volere il ticket con Bersani per Palazzo Chigi mentre sul partito aggiunge: "Sono una risorsa? Se è così vorrei che lo dicessero". Al Sud, spiega ancora Renzi, "mi è mancato il voto d'opinione" "a Napoli l'ha preso Vendola. Non siamo riusciti a fare di più". Ora comunque il sindaco di Firenze afferma di contare su "tre fattori: l'elettore medio di Vendola non è detto che lo segua nell'accordo con il segretario e anche i centomila voti della Puppato possono servire a ridurre il distacco e poi ci sono gli elettori nuovi, già centomila". Alla domanda se potranno votare, Renzi afferma: "Noi diciamo di sì. La scorsa settimana scorsa bastava presentare la copia della mail per deporre la scheda. Butteranno tutti fuori? Sconvolgente che un partito possa decidere di rifiutare i nuovi elettori". "Resto ferito, e umanamente deluso - aggiunge - quando si dice che ho violato le regole". Tornando al Mezzogiorno, il rottamatore spiega che si tratta della "madre di tutte le battaglie", le priorità sono "scrostare la burocrazia, problema che nel Meridione vale il doppio, così come affermare il concetto che il lavoro va trovato senza conoscere nessuno". "Cresciamo - aggiunge - se il Mezzogiorno va avanti e sul federalismo la montagna ha partorito il topolino. La stessa cosa sta accadendo con le Province: non serve prevedere l'accorpamento, vanno abolite". La no-tax area, prosegue Renzi, "é un'opportunità che va verificata con l'Ue" mentre sul tema della mafia fa sapere: "Vengo da una cultura che vede nella lotta alla mafia un punto di riferimento della rinascita civile", e "poi la criminalità ce l'abbiamo anche a Firenze, così come si annida a Milano".
 "Io mi auguro che Renzi in caso di sconfitta collabori con Bersani e metta la forza e il consenso di cui gode a disposizione del Pd per la vittoria del centrosinistra" e "prendo per buone la parole che ha detto: continuerà a fare il sindaco di Firenze". Lo afferma il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, in una intervista al Corriere della Sera. Franceschini, in corsa alle primarie di tre anni fa, ricorda: "Dissi che avrei sostenuto Bersani e l'ho fatto". "Chi vince le primarie e poi le elezioni - osserva inoltre -, il giorno dopo deve parlare con Merkel e con Obama, tranquillizzare le borse, battere i pugni sul tavolo , convincere il Fondo monetario. E' un ruolo non facile per cui servono più le competenze, l'esperienza e il sistema di relazioni internazionali di Bersani che non l'irruenza di Renzi". 

"Caro Bersani, siamo entrambi a Milano. Ci prendiamo un caffé insieme e facciamo un appello alla serenità per domani?". E' l'invito, via twitter, che Matteo Renzi rivolge al rivale per frenare lo scontro in corso sulle regole in vista del ballottaggio di domani.

"Le regole non si cambiano in corso d'opera. Se si fa una partita a pallone c'é il primo tempo e il secondo con le stesse regole". Lo affera il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a Repubblica Tv. "Le ho volute io queste primarie. Ma di cosa stiamo parlando? Io potevo essere il candidato del Pd senza tutta questa cosa. Ho forse paura che i tre milioni diventino quattro?", dice, replicando allo sfidante per il ballottaggio, Matteo Renzi. "Questa leggenda metropolitana per cui avrei paura della partecipazione andrà smentita: ho vinto ovunque nelle grandi città. E' un'accusa ridicola", aggiunge il segretario del Pd, che puntualizza: "Voglio che si capisca, al prossimo giro, che le regole vengono prima del consenso". Insomma, per Bersani "Le nostre primarie sono aperte, ma non sono un porto di mare. La gente si adeguerà alle regole". "Prima promuovetemi allenatore e poi vi dirò la squadra": così il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha risposto, a Terni, ai giornalisti che gli chiedevano se Renzi entrerà nella sua squadra di governo e in che ruolo. "Prima vediamo se mi fanno fare una squadra", ha ribadito. In merito al risultato ottenuto al primo turno di ballottaggio in Umbria e in altre regioni rosse, dove Renzi ha raccolto più voti, il segretario ha spiegato di non essersi "messo ad astrologare sul perché e sul come, anche perché siamo tutti nella stessa squadra". "Non è come quando vince la destra o la sinistra - ha aggiunto - Detto questo poi quando sarà finita la vicenda ci penserò, adesso francamente non ci sto pensando".

Vendola dovra' avere un ruolo. Alleanza Udc non per forza - "Io e Vendola ci parliamo spesso, ci stimiamo, non abbiamo mai parlato in termini di 'seggiole', parliamo di politica". Lo afferma Pier Luigi Bersani a Repubblica.tv. "Vendola - spiega - ai miei occhi dovrà avere un ruolo in questo paese: parliamo di uno che sta governando una Regione, ma se questo appare come se stessimo facendo chissà quale inciucio é deludente come ricostruzione. Oggi essere riformisti vuol dire mettere dentro degli elementi di radicalità, a cominciare dai temi dei diritti e dell'uguaglianza". Il segretario del Pdl poi torna sulle parole a lui riferite dal governatore pugliese. "Se non ci fosse un po' di profumo di sinistra mi troverei a disagio io stesso: vuol dire un po' di eguaglianza, di diritti, un po' di lavoro. E un po' di idealità". "Per forza non si fa niente": così Pier Luigi Bersani risponde a Repubblica.it a chi gli chiede se un'alleanza con Casini si debba fare per forza. "Abbiamo scritto nella carta degli intenti - spiega il segretario del Pd - che in ragione dei populismi della destra i progressisti sono disponibili a discutere con forze costituzionali, moderate, europeiste, che non accettino derive berlusconiane. Io intendo tenere fermo questo punto, perché davanti ai problemi e ai contendenti che avremo, perché adesso sembra che non ci siano ma ci saranno, dare un atteggiamento di chiusura settaria è un errore. Dopo di che - conclude Bersani - vediamo che cosa succede. Vediamo come si organizzano, vediamo i contenuti programmatici. Per me, ad esempio, una legge sui diritti civili come la Germania si deve fare. E si fa".

RENZI: BERSANI GIOCHI PARTITA LEALE - Protesta Matteo Renzi per presunte irregolarità nello svolgimento delle primarie e invita l'avversario Bersani a "giocare una partita leale, perché non ha bisogno di mezzucci". A Napoli, dove ha partecipato ad una affollata manifestazione al Teatro Sannazzaro, Renzi si è associato all'esposto presentato agli organi del partito dal comitato Locale, che contesta la distruzione dell'elenco dei votanti dopo il voto al primo turno. "E' una cosa sconvolgente - ha detto Renzi - abbiamo scoperto che a Napoli l'elenco dei votanti, che in un Paese normale sarebbe pubblico e online, è stato bruciato la mattina del lunedì dopo il voto". "In tutta Italia - ha proseguito Renzi - stanno cacciando gli elettori dal seggio. A Firenze oggi è addirittura chiuso il posto a chi ci si può registrare per votare. Credo che Bersani - ha concluso il sindaco di Firenze - dovrebbe recuperare un po' di serenità dai suoi. Non ha bisogno di questi mezzucci. Giochi una partita leale e riprendiamo a parlare di contenuti". Matteo Renzi replica a Nichi Vendola che ieri sera a Napoli lo aveva accusato di essere "in preda ad una crisi di nervi". "Voglio molto bene a Nichi - ha replicato Renzi - ma il fatto che non sia riuscito ad arrivare al ballottaggio gli ha creato un po' di difficoltà. Aveva la forza di un partito e non ce l'ha fatta. Questo lo ha messo a disagio. Ma è ora di finirla con le polemiche - ha concluso Renzi - parliamo piuttosto di contenuti".

Matteo Renzi chiede una "lotta seria a l'evasione fiscale" prima di ipotizzare una patrimoniale. Lo ha detto rispondendo alla domanda di un giornalista a Napoli. Prima di parlare di patrimoniale cominciamo a dire che la caccia all'evasore va fatta, ma non come l'ha fatta Equitalia, che ha messo ai poveri artigiani le ganasce, perché si fa forte con i deboli e debole con i forti. Facciamo piuttosto una lotta vera contro l'evasione dei grandi patrimoni", ha concluso il sindaco di Firenze.

Quella delle regole delle primarie violate "é una barzelletta che non fa ridere": così Matteo Renzi a Rtl 102.5 risponde ad una domanda sull'esposto presentato dagli altri quattro candidati alle primarie del centrosinistra. "Noi - spiega - abbiamo semplicemente detto che siccome queste regole complicate del ballottaggio permettono fino a stasera alle 20 di poter comunque partecipare al ballottaggio, anche se non hai partecipato al primo turno, mandano una mail, noi abbiamo soltanto messo su un sito per consentire a chi vuole di iscriversi e di poter partecipare al ballottaggio e questa scelta è stata considerata un violazione delle regole. Stiamo chiedendo alla gente se vuole venire a votare, vi sembra sia violare le regole? La sensazione è che in queste ore - dice Renzi - stia prevalendo la paura e mi dispiace perché era meglio chiudere la campagna elettorale con il sorriso, non con astio e rancore". "C'é tempo fino alle venti di stasera per registrarsi! Basta andare sul sito domenicavoto.it, la partita è aperta gli elettori devono scegliere se vogliono andare contro e non con l'apparato, se il 10% di quelli che hanno votato Bersani cambiano idea noi stravinciamo". Ha poi detto Renzi a Radio Capital. "E io penso che la maggior parte degli elettori di Nichi - dice il sindaco di Firenze - voterà per noi perché non è un voto ideologico, ma di opinione e sceglieranno l'innovazione". Ma perché, chiede un ascoltatore, un elettore di Vendola dovrebbe votare per lei? "Per la green economy, la scommessa sulla cultura, sulla sanità e la scuola pubbliche, per l'investimento reale sulle piccole e non le grandi opere. L'elettorato di Vendola è sensibile a una Italia fondata sulla bellezza e non sulla conservazione. E vincerò se gli elettori della Puppato sceglieranno chi difende i diritti delle donne. L'appello vale anche per gli elettori delusi, per forza, da Berlusconi, e spero che chiunque vinca le primarie sia capace di fare una proposta che non scimmiotta la destra ma è in grado di recuperare consensi".

MAIL A 'RITARDATARI', ANDATE AI SEGGI - Una lettera inviata da www. domenicavoto.com è stata inviata ai 128.733 cittadini che hanno "espresso la volontà di partecipare a questa occasione di rinnovamento dell'Italia con lo strumento delle primarie", invitandoli "a recarsi al seggio con l'email stampata e chiedere di votare".

COMITATO RENZI, RISCHIO BROGLI;GARANTI RIAPRANO VOTO - Il Comitato Renzi paventa, in una lettera inviata ai Garanti, il rischio di brogli e conseguenti controversie sul procedimento di voto delle primarie chiedendo "formalmente che sia consentito a tutti coloro che lo desiderano di registrarsi e votare liberamente nella stessa giornata del 2 dicembre".

BERSANI, NOI BROGLI NON NE FACCIAMO - "Noi non ne facciamo certo di brogli, noi le regole le rispettiamo e quando dico noi penso di dire tutti gli elettori dei progressisti, del Pd e tutti i candidati. Perché chi si candida a governare deve per primo dimostrare che rispetta le regole e dare l'esempio perché abbiamo alle spalle troppi anni nei quali il fatto di cambiare le regole in corso d'opera per le convenienze di qualcuno ci ha portato un sacco di guai". Così stasera a Livorno il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha replicato al comitato di Matteo Renzi e al suo paventare il rischio di brogli.

BERSANI A LIVORNO,PROTESTA ANTITAV,AGENTE FERITO - Attimi di tensione all'esterno del Terminal Crociere di Livorno durante l'intervento del segretario del Pd Pierluigi Bersani: ad un gruppo di manifestanti anti-tav è stato negato l'accesso alla sala. I giovani sono stati trattenuti all'esterno da un cordone di polizia in tenuta antisommossa. Ad un certo punto, i manifestanti hanno provato ad entrare e polizia e carabinieri hanno messo in atto due cariche cosiddette di alleggerimento e un agente della Digos è stato colpito alla testa con l'asta di una bandiera. Il poliziotto è stato portato al pronto soccorso da una volante della polizia. Fuori dal terminal c'era anche una delegazione di lavoratori della Sodexo di Pisa con uno striscione sulla situazione di crisi della loro azienda.

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