Per quale motivo si è messa gli accendini in tasca, ha portato il liquido infiammabile e ha dato fuoco allo stabilimento balneare, il lido azzurro di Santa Maria del Cedro? Sono queste le domande a cui cercano di dare risposta i carabinieri della compagnia di Scalea intervenuti prontamente insieme ai vigili del fuoco dopo la segnalazione che sulla spiaggia, una giovane donna del posto aveva appiccato il fuoco. Per fortuna l’arrivo immediato dei vigili e probabilmente il fatto che la struttura fosse bagnata per via delle piogge ha limitato i danni, calcolati in circa seimila euro. La donna intercettata nelle vicinanze mentre si allontanava è stata fermata. Addosso ancora gli accendini ad accusarla cosi come diverse testimonianza. Portata in caserma prima di essere trasferita nel carcere di Castrovillari, la ventinovenne non ha saputo dare una spiegazione del gesto. E’ apparsa confusa e disorientata anche se da una prima verifica non sembra soffrire di qualche patologia mentale. Di certo qualcosa di grave avrà spinto la donna, che in molti riferiscono conduce una vita apparentemente normale ad un gesto cosi grave e in questo momento che il lido ovviamente è chiuso. All’interno della struttura sono conservate alcune attrezzature per l’attività estiva. Una vendetta, una dimostrazione o cos’altro? Evidentemente il rancore verso i proprietari del lido deve essere piuttosto forte. Appare improbabile al momento che il bersaglio sia stato casuale. Di certo le indagini coordinate dal comandante della compagnia carabinieri di Scalea, il capitano Vincenzo Falce, potranno dare presto un perché ad un gesto che a Santa Maria del Cedro ha sorpreso tutti.