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Addio a Dave Brubeck
leggenda del jazz

E' morto uno dei giganti della musica, il leggendario compositore e pianista Dave Brubeck, che con il suo 'Quartet' aveva inciso nel 1959 uno dei brani jazz più venduti di sempre: 'Take Five', ormai un classico, ma all'epoca considerato rivoluzionario soprattutto per la sua metrica, in 5/4, da cui deriva il nome. 

Era nato in California, a Concord, e proprio domani avrebbe compiuto 92 anni. Secondo quanto ha reso noto il suo manager Russle Gloyd, è morto per un attacco cardiaco, mentre andava per una visita di controllo in ospedale, in Connecticut. Nonostante l'età, Dave Brubeck continuava a suonare il piano tutti i giorni. 

Fino a tre anni fa dava ancora concerti, spinto da una passione incontenibile, che lo aveva preso sin dall'adolescenza, quando il padre, proprietario di un ranch, voleva che studiasse veterinaria. Il suo talento venne fuori quando, dopo la laurea, nel 1942, venne spedito come fuciliere in guerra, in Francia, al seguito delle truppe del generale George Patton. Un colonnello lo sentì suonare il pianoforte e da allora lo assegnò in una banda musicale per le truppe, i Wolfpack, che era all'epoca l'unica dell'esercito che avesse anche componenti afro-americani. 

Al rientro negli Stati Uniti, iniziò a suonare in vari college e a comporre musica, spaziando tra generi diversi, dall'opera al balletto, fino a quello religioso, componendo messe. La sua passione però era, ed è rimasta fino all'ultimo, il jazz. La svolta arrivò dopo il 1951, con la nascita del Dave Brubeck Quartet, con Paul Desmond al sax, Bob Bates al contrabbasso e Joe Dodge alla batteria. 

E soprattutto, con l'uscita nel 1959 del disco 'Time Out', che conteneva tra gli altri il brano Take Five, e che fu il primo album jazz a vendere oltre un milione di copie. Da allora la sua carriera musicale lo ha portato ai massimi livelli. Nel 1988 fu anche chiamato a suonare a Mosca ad una cena offerta dall'allora presidente Ronald Reagan al leader dell'Urss Mikhail Gorbaciov. Una serata che poi Brubeck, commentò affermando: "Non capisco il russo, ma capisco il body language", poiché Gorbaciov era stato visto muovere il piede ritmicamente sotto al tavolo sulle note della sua musica. Dave Brubeck lascia la moglie e cinque figli, tre dei quali, musicisti a loro volta, hanno suonato con la London Symphony Orchestra quando nel 2000 dedicò un tributo a loro padre.

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