Tensione altissima davanti al palazzo del presidente egiziano Mohamed Morsi al Cairo. Tutta la zona attorno al palazzo è off limits, presidiata da carri armati dell' esercito e filo spinato. All'interno ci sono centinaia di sostenitori dei Fratelli musulmani. I carri armati stanno bloccando le strade adiacenti al palazzo.
Sale intanto a sette il bilancio dei manifestanti morti ieri negli scontri pro e contro Morsi davanti al palazzo del presidente egiziano al Cairo. Lo rende noto la procura, che sta indagando sugli incidenti. Sono 305, sempre secondo la procura, le persone arrestate.
Ma la tensione è ancora alta. Almeno tre carri armati e tre blindati sono stati schierati vicino all'ingresso del complesso presidenziale e su un ampio viale adiacente, nel quartiere di Heliopolis, dove centinaia di sostenitori di Morsi si sono ritrovati ad inizio mattinata. Numerosi islamici che hanno accolto l'appello dei Fratelli musulmani hanno trascorso una notte di veglia davanti al palazzo della presidenza, dormendo all'interno di tende o avvolti in coperte.
Nelle vicinanze immediate del palazzo nella notte è prevalsa la calma, con i manifestanti pro-Morsi che hanno scandito a lungo slogan a favore del capo di stato. Intorno al palazzo e nelle strade vicine però si notano ancora i cocci dei vetri, le pietre, e numerose auto con parabrezza e finestrini rotti per gli scontri delle ore precedenti.
Il presidente della televisione di Stato egiziana Essam el Amir, ha annunciato di aver presentato le sue dimissioni al ministro dell'informazione Salah Abdel Maksoud, per protestare contro "la gestione del Paese". Lo rende noto un comunicato.
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