
All’ennesima fondamentale udienza del processo scaturito dalle operazioni antimafia “Gotha-Pozzo 2”, l’indagine della Dia e dei carabinieri del Ros coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia che ha inflitto un durissimo colpo alla famiglia mafiosa barcellonese, davanti alla corte d’assise presieduta dal giudice Nunzio Trovato è stato proiettato un lungo filmato per ripercorrere “dal vivo” tutte le operazioni di quel gennaio 2011. Un filmato realizzato dal consulente della Procura che collaborò alle ricerche, il prof. Giulio Di Mizio dell’Università di Catanzaro, uno dei principali esperti italiani in materia. E il silenzio è piombato in quell’aula piena di giudici, giurati e avvocati, così come accompagnò le tristi operazioni di recupero dei cinque cadaveri, quelli di Antonino Ballarino, Sebastiano Lupica, Carmelo Triscari Barberi, Salvatore Munafò e Natalino Perdichizzi, in quelle campagne abbandonate.
Il processo riguarda anche i fatti del cimitero della famiglia mafiosa barcellonese con i cadaveri che dopo le clamorose rivelazioni dell’ex capo clan dei Mazzarroti Carmelo Bisognano, vennero ritrovati dal Ros e dalla Dia nel 2011 dopo mesi di ricerche e scavi nel “triangolo della morte” tra Basicò, Tripi e Mazzarrà Sant’Andrea, setacciando
giorno e notte ogni palmo di terra lungo il greto del torrente Mazzarrà.
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