Oltre il 50% di adesioni finora allo sciopero dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) per la sospensione della proroga del contratto per i precari dell'ente. Le cifre riguardano il personale che ha un contratto e non comprendono quindi assegnisti di ricerca e borsisti.
Molti i ricercatori scesi in sciopero accanto ai tecnici, organizzati in un presidio a Roma, davanti alla sede del ministero della Funzione Pubblica, in attesa di un imminente incontro con il dirigente dell'Ufficio relazioni sindacali della Funzione Pubblica, Eugenio Gallozzi, e con la dirigente dell'Ufficio del personale della Pubblica amministrazione, Maria Barilla'. Nell'assemblea organizzata giovedi' scorso all'Ingv il personale aveva chiesto di partecipare all'incontro anche al presidente dell'ente, Stefano Gresta. Nel frattempo le sale sismiche dell'Ingv stanno funzionando regolarmente. Il servizio e' assicurato da turnisti ''esonerati dallo sciopero'', che al telefono leggono una nota nella quale dichiarano di prestare servizio in sala simica ''per garantire un servizio essenziale'', mentre e' in corso uno sciopero.
ISTAT: PROTESTA PRECARI, IN 400 CHIEDONO STABILIZZAZIONE - Protesta dei lavoratori precari dell'Istat oggi in occasione del briefing con la stampa per la diffusione di alcuni dati statistici. Un gruppo di ricercatori ha espresso il proprio dissenso battendo con i pugni contro la porta della sala stampa, su cui hanno affisso dei volantini per denunciare la situazione in cui si trovano. Sono quasi 400 - spiega la Flc Cgil - i "precari a tempo determinato, ricercatori e tecnici, inseriti in attività ordinarie che hanno superato un concorso pubblico e non hanno prospettive per il loro futuro: sono precari necessari per avviare il 'censimento continuo' che, sostituendo quello attuale a cadenza decennale, farà risparmiare allo Stato diversi milioni di euro". Il sindacato ricorda che oggi è per la prima volta in sciopero l'Ingv (l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), dove ci sono oltre 200 precari "da anni inseriti nell'ordinaria attività dell'ente, di monitoraggio dei terremoti, e tutti in scadenza a fine anno".
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