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La disoccupazione
crescerà ancora

L'ulteriore rallentamento economico e le deboli prospettive destano preoccupazione sull'andamento del mercato del lavoro dell'Eurozona nel breve periodo, con una disoccupazione che appare destinata a crescere ancora. Lo afferma la Bce nel suo bollettino mensile. "Le condizioni dei mercati del lavoro nell'area dell'euro sono ulteriormente peggiorate negli ultimi trimestri, a causa della debolezza dell'attivita' economica", si legge nel bollettino, "L'occupazione e' diminuita ancora e il tasso di disoccupazione e' salito a livelli elevati anche in prospettiva storica". "La bassa creazione di posti di lavoro e le deboli aspettative congiunturali emerse dalle indagini suggeriscono nel breve termine un ulteriore incremento della disoccupazione", aggiunge la Bce.

BCE TAGLIA STIME PIL EUROZONA, NEL 2013 TRA -0,9% E +0,3%

La Bce ha rivisto al ribasso le stime sul Pil dell'area euro per il 2012 e il 2013. Gli esperti dell'Eurosistema, si legge nel bollettino mensile di Francoforte, prevedono che quest'anno l'economia dell'Eurozona subisca una contrazione tra lo 0,6% e lo 0,4% (a settembre era stata stimata una forchetta tra -0,4% e -0,2%) "a causa del peggioramento delle prospettive di breve periodo". Nel 2013, invece, e' ora prevista una variazione compresa tra il -0,9% e il +0,3%, laddove a settembre era stata calcolata una forchetta tra -0,4% e +1,4%.
  La revisione, spiega il bollettino, e' legata all'"effetto sulla domanda interna delle ulteriori misure di risanamento delle finanze pubbliche in alcuni paesi dell'area dell'euro e dell'impatto avverso della piu' moderata domanda estera sulla crescita di esportazioni", nonche' "una valutazione piu' negativa circa l'impatto sulla domanda interna e soprattutto sugli investimenti fissi della maggiore incertezza connessa alle tensioni nei mercati finanziari dell'area dell'euro". Sono state riviste al ribasso anche le stime sul tasso di inflazione, che nel 2013 e' visto tra l'1,1% e il 2,1% (a settembre era stata stimata una forchetta tra l'1,3% e il 2,5%). Per il 2012 e' stato invece ristretto l'intervallo di valori: se prima era stata prevista un'inflazione tra il 2,4% e il 2,6%, oggi si calcola un incremento dei prezzi del 2,5%.
  Cio', spiega il bollettino, "rispecchia il passato apprezzamento dell'euro e il calo delle quotazioni petrolifere espresse in dollari".

BCE: NEL 2013 GRADUALE RIPRESA MA ECONOMIA RESTERA' DEBOLE

L'economia dell'area euro restera' debole anche nel 2013, sebbene si assistera' nel corso dell'anno a una "graduale ripresa", afferma la Bce nel suo bollettino mensile. "La debolezza dell'economia nell'area dell'euro dovrebbe protrarsi anche il prossimo anno", si legge nel documento, "In particolare, gli aggiustamenti di bilancio necessari nei settori finanziario e non finanziario, nonche' la persistente incertezza seguiteranno a gravare sull'attivita' economica". "L'economia", continua Francoforte, "dovrebbe iniziare a recuperare gradualmente nel prosieguo del 2013 - poiche' l'orientamento accomodante della politica monetaria della Bce e il netto miglioramento del clima di fiducia nei mercati finanziari si trasmetteranno alla domanda interna del settore privato - e il rafforzamento della domanda esterna dovrebbe sostenere la crescita delle esportazioni". "Il Consiglio direttivo continua a ritenere che vi siano rischi al ribasso per le prospettive economiche dell'area dell'euro", spiega ancora l'Eurotower, "Tali rischi sono connessi in prevalenza alle incertezze sulla risoluzione delle questioni del debito sovrano e della governance nell'area dell'euro, ai problemi geopolitici e alle decisioni di politica di bilancio negli Stati Uniti, tutti fattori che potrebbero ripercuotersi sul clima di fiducia per un periodo piu' lungo di quanto ipotizzato al momento e ritardare ancora la ripresa degli investimenti privati, dell'occupazione e dei consumi".

BCE: PROGRESSI SU RISANAMENTO CONTI MA OCCORRE PROSEGUIRE

"Per promuovere la fiducia e' fondamentale che i governi riducano ulteriormente gli squilibri sia di bilancio sia strutturali e proseguano nella ristrutturazione del sistema finanziario", per quanto si siano gia' registrati "progressi significativi" su questo fronte. E' quanto si legge nel bollettino mensile della Bce. "Proseguire sul percorso di risanamento delle finanze pubbliche dovrebbe ristabilire posizioni di bilancio solide", si legge nel documento, "Sono gia' stati realizzati progressi significativi nella riduzione degli squilibri interni ed esterni e nel miglioramento della competitivita'". "I continui interventi sul fronte delle riforme europee, strutturali e di bilancio dovrebbero rafforzarsi a vicenda e inviare un forte segnale ai mercati", aggiunge Francoforte. (

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