Circa 500 migranti sono stati tratti in salvo nella notte dalla Guardia Costiera nei pressi di Lampedusa. In particolare, riferisce un comunicato, alle ore 3,25 i militari della Guardia Costiera hanno condotto in salvo, in porto a Lampedusa, il barcone carico di migranti sul quale erano saliti diverse ore prima e di cui avevano preso il comando a circa 40 miglia a sud di Lampedusa. A bordo sono risultati essere 218 persone, di cui 7 donne.
Tutti di nazionalità subshariana. Nelle stesse ore, intanto, era giunta alla Guardia Costiera, attraverso una telefonata, una richiesta di soccorso relativa ad un'altra imbarcazione, in pericolo di affondare nel Canale di Sicilia, con circa trecento migranti a bordo. Partiva così, a distanza di qualche ora, la seconda operazione di ricerca e soccorso. Sono state coinvolte nell'operazione due motovedette della Guardia Costiera, una motovedetta della Guardia di Finanza, un mercantile in transito. Si è diretta nella zona anche la nave della Marina Militare italiana, già impegnata in pattugliamento in area. L'unità, alla deriva, è stata raggiunta dai mezzi di soccorso alle ore 4 circa, a 60 miglia a sud di Lampedusa. A bordo circa 220 persone, di cui 20 donne. La Guardia Costiera rende noto che è appena terminato il trasbordo dei migranti sulle due unità della Guardia Costiera e su quella della Guardia Finanza. L'arrivo a Lampedusa è previsto intorno alle 9 di questa mattina.
Oltre 900 migranti sono presenti ora al Centro di accoglienza di Lampedusa. Ai 438 migranti soccorsi in nottata al largo di Lampedusa e giunti nell'isola, si aggiungono le 490 persone già ospitate nel centro, che deve ancora fare a meno di un padiglione danneggiato da un incendio. Il Cspa è in grado di ospitare un massimo di 750 persone, ma già in giornata dovrebbero cominciare i primi trasferimenti.
Duecento migranti lasceranno oggi Lampedusa con il traghetto di linea per Porto Empedocle. Con le 438 persone arrivate oggi, il numero totale degli extracomunitari sull'isola è di 960, spiega il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. Il centro d'accoglienza, che dispone di 250 posti letto dopo la chiusura di un padiglione danneggiato da un incendio, ospita oltre la metà dei presenti da più di un mese.