Decine di ex dipendenti della Raffineria di Milazzo e di altre fabbriche dell'indotto hanno protestato oggi davanti al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) perché dopo anni non hanno avuto giustizia per le loro richieste risarcimento danni per patologie gravi legate al contatto con l'amianto e altri inquinanti. Sono oltre duecento i lavoratori affetti da malattie professionali e difesi dall'avvocato Maria Calderone. Giovanni Billa, esponente del comitato, afferma: "I giudici non vogliono prendere in considerazione le istanze presentate dal nostro avvocato. Pretendiamo che siano analizzati i documenti sanitari forniti in corso nel contraddittorio e che, invece, sono stati messi da parte. Ci chiediamo perché non siano stati ammessi come prova gli accertamenti di Contarp e Inail che attestano le esposizioni all'amianto". "Su noi lavoratori non sono stati eseguiti - conclude - esami clinici specifici e non hanno inserito nella documentazione quanto previsto in questi casi nei protocolli dell'organizzazione mondiale della Sanità". (ANSA).